domenica 31 ottobre 2021

The Score (2001) di Frank Oz

Nick Wells è un ladro professionista che ha deciso di ritirarsi e uscire dal giro, dedicandosi alla sua donna ed al suo club esclusivo di musica jazz. Viene contattato dal vecchio Max, un grande ricettatore con cui in passato ha lavorato insieme, per un ultimo colpo grosso, molto rischioso ma anche altamente remunerativo: rubare uno scettro francese del '600 di inestimabile valore custodito nel caveau della dogana di Montréal. Gli ostacoli tecnici da superare sono tanti ma il giovane Jack Teller, ambizioso basista che ha ideato il piano, fingendosi mentalmente ritardato per farsi assumere come inserviente della dogana, sembra possedere, sulla carta, le soluzioni giuste. Quello che però lo blocca è l'apertura della cassaforte blindata, che sembra impossibile, e per questo ha bisogno del talento di Nick. Solleticato dall'idea di tornare in gioco e spinto dai debiti che ha contratto nel tempo, Nick accetta, con l'intento di sistemarsi definitivamente. Ma ci saranno sorprese. Thriller di azione di Frank Oz appartenente al sempre accattivante genere degli "heist movie", non particolarmente originale nell'impianto narrativo e facilmente prevedibile nelle svolte ad effetto, ma forte di alcuni meriti indubbi. Innanzi tutto la presenza nel cast di tre grandissimi attori che garantiscono un imperdibile confronto tra 3 diverse generazioni di Hollywood: Edward Norton, Robert De Niro ed il leggendario Marlon Brando (qui alla sua ultima apparizione sul grande schermo), che fa un piccolo ruolo ma conserva ancora immutato il suo carisma e la sua innata capacità di dominare la scena. Alla fine il più convincente è l'eclettico Norton, sempre credibile e intenso in tutto quello che fa, che riesce a mettere in ombra un altro mito del cinema americano come De Niro. Vedere i tre insieme all'opera vale ampiamente il prezzo del biglietto e giustifica pienamente la visione della pellicola. Un'altra menzione d'onore la merita l'affascinante colonna sonora jazz di Howard Shore, una partitura di non immediata ricezione ma di notevole spessore tecnico, che sarà sicuramente apprezzata dagli appassionati competenti. Brando, che qui appare già appesantito nel fisico e provato dalle sue malattie, che purtroppo lo condurranno alla morte 3 anni dopo, non ha smentito fino alla fine la sua fama di attore turbolento e bizzoso, l'incubo di tutti i registi e produttori con cui ha lavorato durante la sua incredibile carriera. Anche sul set di The Score ha incominciato fin da subito a litigare pesantemente con Frank Oz, disapprovando ogni sua indicazione e prendendosi beffe di lui per i suoi trascorsi di doppiatore dei Muppet. Alla fine, per girare le sue scene, il celebre divo ha accettato solo alla condizione di essere diretto da De Niro, un collega da lui stimato e verso cui provava la fiducia necessaria. Di Marlon Brando c'è n'è stato uno e uno solo, e poi hanno gettato via lo stampo. In tutti i sensi.

Voto:
voto: 3/5

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