Harry Lockhart, ladro di mezza tacca di New York, viene mandato a Hollywood per recitare in un film poliziesco e affidato a Perry van Shrike, uno strambo detective omosessuale che lavora per la produzione come consulente speciale. Qui, tra feste mondane e gente dello spettacolo, incontra la bella Harmony, una vecchia fiamma dei tempi del liceo, e si ritrova coinvolto in una catena di delitti e di oscuri segreti, a cui i tre improvvisati investigatori per caso cercheranno di dare una soluzione. Esordio alla regia di Shane Black in questo stravagante noir d'azione con toni da commedia nera, liberamente ispirato al romanzo "Cadavere in trasferta" di Brett Halliday. E' un divertente giallo sopra le righe ricco di momenti pulp, situazioni al limite, dialoghi briosi, umorismo dissacrante, romanticismo irriverente e bizzarri espedienti di metacinema in cui il narratore (Harry) riavvolge il nastro e "riscrive" le sequenze riuscite male. E' uno sfacciato pasticcio di generi, a tratti sgangherato ed eccessivo, che fa il filo al cinema di Tarantino e dei Coen ed omaggia smaccatamente Raymond Chandler, maestro letterario del noir americano "hard-boiled", attribuendo il titolo di un suo romanzo a ciascuno dei 5 episodi in cui il film è diviso. Leggero e svagato, godibile ed eccentrico, si avvale di un cast in stato di grazia con Robert Downey Jr., Val Kilmer e Michelle Monaghan. Potrebbe rientrare tranquillamente tra le pellicole americane con il record di parolacce, giocandosela con certi titoli di Martin Scorsese o di Abel Ferrara. Il titolo è uguale a quello di un film di Duccio Tessari del 1966 con protagonista Giuliano Gemma.
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