lunedì 18 ottobre 2021

Io, Chiara e lo scuro (1983) di Maurizio Ponzi

Francesco è un portiere d'albergo e virtuoso del biliardo, che trascorre le sue serate libere tra tavoli verdi, stecche, gessetti e le classiche tre palle colorate. Il nostro si fa prendere la mano, lasciandosi coinvolgere in una serie di sfide, con cospicue poste di denaro in palio, contro il campione Marcello Lotti, detto "lo Scuro". Nel tentativo di rifarsi, Francesco continua a perdere e si mette nei guai: incapace di saldare i debiti di gioco contratti, decide di rubare i soldi necessari dalle cassette di sicurezza dei clienti dell'hotel dove lavora. L'incontro casuale con Chiara, una bella sassofonista che abita nel suo stesso stabile di cui ignorava l'esistenza, lo aiuterà a tornare sulla retta via. Gradevole commedia sull'affascinante mondo "sotterraneo" dei giocatori di biliardo, diretta dal romano Maurizio Ponzi e da lui scritta insieme a Francesco Nuti, Franco Ferrini ed Enrico Oldoini. E' un film leggero e fresco, elegante nella raffigurazione del microcosmo fumoso delle vecchie sale da biliardo e dei suoi incalliti frequentatori, ma troppo banale nello sviluppo della vicenda e nella costruzione dei rapporti tra i personaggi. Nel cast vanno segnalati Francesco Nuti, la raffinata Giuliana De Sio e Marcello Lotti, famoso giocatore di biliardo italiano prestato al cinema per interpretare sè stesso, mantenendo anche il soprannome con cui veniva chiamato durante le gare. Il film riscosse un notevole successo di pubblico, dando vita ad un seguito ufficiale, Casablanca, Casablanca (1985), prima regia cinematografica di Francesco Nuti e con il ritorno di tutto il cast principale. Va sottolineato come Maurizio Ponzi, discreto artigiano del cinema nostrano, che diresse Nuti in tre commedie degli anni '80 (prima che il celebre comico toscano decidesse di dedicarsi anche alla regia), sia riuscito a raggiungere, con questo film, un risultato non eccellente ma sicuramente più piacevole e misurato rispetto ai vari film diretti in seguito da Nuti, attore di diafana ironia e regista vanesio, cervellotico, spesso irritante per la sua saccenteria mascherata da purezza. Il film fu premiato con due David di Donatello agli interpreti: Nuti e la De Sio.

Voto:
voto: 2,5/5

Nessun commento:

Posta un commento