martedì 26 ottobre 2021

Gioco di donna (Head in the Clouds, 2004) di John Duigan

Un torbido triangolo amoroso tra un uomo e due splendide donne, raccontato attraverso tre periodi differenti, mentre sullo sfondo scorre la grande Storia del '900 attraverso i suoi eventi cruciali. Si parte da Cambridge all'inizio degli anni '30 con l'incontro fatale tra l'irlandese Guy e la bionda Gilda, donna libera e anticonformista che beve la vita a grandi sorsi usando maliziosamente tutto il suo fascino. Tra i due scoppia subito una passione incontenibile. Tre anni dopo la coppia vive a Parigi, tra sesso, vita bohémien e grandi ideali. Il destino sovrappone il loro percorso a quello di Mia, una bella profuga spagnola resa zoppa da un incidente, con un passato da ballerina e un futuro da infermiera. I tre decidono di abitare e amoreggiare insieme (lui con entrambe e anche lei con lei), vivendo per un po' come in un sogno di edonismo e di libertà. Ma la Storia irrompe e li divide, prima la guerra civile spagnola e poi la seconda guerra mondiale porteranno la tragedia nell'idillio erotico. Melodramma storico scritto e diretto dall'australiano John Duigan all'insegna di una sensualità ammiccante e trasgressiva, della mitizzazione sfacciata dell'idea di vita sentimentalmente scapigliata e di un citazionismo deferente verso i grandi classici del genere, che si esplica attraverso un vasto insieme di spunti, omaggi e influenze che spaziano da Douglas Sirk a Scott Fitzgerald, da Jean-Paul Sartre a Gertrude Stein. Ma il film ha più patina glamour che reale spessore intrinseco e finisce per essere troppo convenzionale, troppo superficiale e troppo enfatico nella drammatizzazione finale, passando dalla pruriginosa frivolezza della prima parte ad un pesante tono tragico, degno di un romanzo d'appendice. Nel cast spiccano le due attrici Charlize Theron e Penélope Cruz, bellissime, bravissime e sensualissime, mentre Stuart Townsend appare spaesato di fronte a tanta grazia. Il regista ha dichiarato di avere scritto il personaggio della Theron (Gilda) ispirandosi parzialmente alla pittrice polacca Tamara de Lempicka e, non a caso, ha inserito nel film molti quadri ispirati alle sue opere.

Voto:
voto: 2,5/5

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