Tratto dal libro "Class action: the landmark case that changed sexual harassment law" di Clara Bingham e Laura Leedy Gansler, ispirato alla reale vicenda giudiziaria Jenson contro la Eveleth Taconite Co. In un piccolo paese del Minnesota, alla fine degli anni '80, Josey Aimes cerca di fuggire da una vita segnata dai soprusi subiti dai maschi, prima con lo stupro di cui fu vittima ai tempi del liceo da parte di un professore, da cui è nato un figlio, e poi con il matrimonio con un marito violento, da cui ha avuto il secondo figlio. Josey torna nella casa dei suoi genitori insieme ai suoi figli e trova un impiego nella miniera dove suo padre ha sempre lavorato per tutta la vita. Ma, in questo ambiente duro, ignorante e maschilista, è nuovamente vittima di discriminazioni e ingiustizie di natura sessista. Ma la donna, battagliera e risoluta, non si lascia intimorire e, con il sostegno di un gruppo di colleghe, avvia una causa legale contro la società che gestisce la miniera per molestie sessuali. Dramma sociale di Niki Caro, appassionato nel sostenere la causa dell'emancipazione femminile e veemente nella denuncia di ogni forma di abuso (fisico, concettuale, verbale e psicologico) collegabile alla becera ideologia machista, ancora molto diffusa negli strati sociali più provinciali, più degradati e con minor livello di istruzione. La lucida disamina della regista neozelandese parte dalla famiglia (dove tutto ha inizio) e poi si estende all'ambiente scolastico e lavorativo, per mettere infine nel mirino la provincia americana, tendenzialmente bigotta, retrograda, fanatica, reazionaria, omofoba e razzista. E' indubbio che la causa trattata sia importante, sacrosanta, giusta, degna della massima attenzione e indignazione, ma è altrettanto evidente che il film, totalmente "a tesi" nella sua invettiva manichea, risulti troppo accademico, rancoroso e didascalico, con eccessi di retorica nella parte finale. Va comunque lodata la perfetta ricostruzione ambientale, molto realistica e disturbante, e le eccellenti interpretazioni del cast femminile in cui spicca una toccante Charlize Theron, accompagnata da una validissima squadra di colleghe tra cui citiamo Frances McDormand, Sissy Spacek e Michelle Monaghan. Per quanto riguarda gli attori di sesso maschile (a cui spettano generalmente personaggi spregevoli) vanno menzionati Woody Harrelson, Sean Bean, Richard Jenkins e Jeremy Renner. Per ovvi motivi il film ha fatto molto parlare di sè alla sua uscita, riscuotendo grandi consensi specialmente presso il pubblico femminile, ed ha consacrato la bella Theron come nuova icona del cinema impegnato in difesa dei diritti delle donne. Due nomination agli Oscar per le attrici: la Theron e la McDormand.
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