domenica 31 ottobre 2021

Excalibur (1981) di John Boorman

Il piccolo Artù è stato concepito con l'inganno dal Re britannico Uther Pendragon e da Igraine, moglie del Duca di Cornovaglia Gorlois, con Uther che, per mezzo di un incantesimo, ha assunto le sembianze di Gorlois pur di passare una notte d'amore con la bella Igraine. Il Mago Merlino prende in custodia il bimbo appena nato e lo affida alle cure sapienti del nobile Sir Ector, perchè Artù ha un grande destino che lo aspetta da adulto e non deve fallire il suo compito: riuscire ad estrarre dalla roccia la leggendaria spada Excalibur, acquisendo così il potere necessario a fondare il Regno di Camelot e diventarne il legittimo sovrano. Sfarzoso adattamento cinematografico delle antiche leggende bretoni su Re Artù, i cavalieri della Tavola Rotonda, la spada nella roccia, Mago Merlino, Morgana, Lancillotto e Ginevra, tratto dal racconto letterario "La morte di Artù" di Sir Thomas Malory, che viene trasposto con fedele rispetto dei canoni medioevali e dello spirito intimo dell'opera, pur con diverse modifiche alla storia dettate dalle esigenze del grande schermo. E' un epico fantasy cavalleresco ante litteram, spettacolare e visivamente prezioso, infarcito di miti, melodrammi, battaglie, grandi imprese, tradimenti, eroi e anatemi, con immagini potenti, scenografie grandiose, costumi ricercati ed effetti speciali artigianali di buona efficacia. Può essere considerato uno dei progenitori dei vari fantasy di grande successo che hanno spopolato al botteghino mondiale negli anni 2000. Alla sua uscita ebbe un ottimo riscontro commerciale, ma divise la critica, venendo da molti criticato per la sua fragilità drammaturgica e per essere tutto stile e poca sostanza. Ma ad avercene molti altri di kolossal fantastici come questo. Dal punto di vista tecnico è un'opera impeccabile e scintillante: a quanto già citato vanno sicuramente aggiunte le menzioni della fotografia dai toni contrastati di Alex Thomson (che esalta il simbolismo della lotta tra bene e male attraverso i suoi netti passaggi cromatici dall'oscuro al brillante) e della colonna sonora ipnotica di Trevor Jones, che si avvale di sonorità che richiamano i "Carmina Burana" ed alcuni temi wagneriani. Il cast corale abbonda di grandi nomi (che però all'epoca erano ancora poco conosciuti perchè ad inizio carriera) come Nigel Terry, Helen Mirren, Nicholas Clay, Cherie Lunghi, Paul Geoffrey, Gabriel Byrne e Liam Neeson. Venne premiato al Festival di Cannes con un tributo speciale al contributo artistico al regista John Boorman e ricevette una candidatura agli Oscar per la miglior fotografia. Per gli amanti delle atmosfere anni '80 è un film imperdibile.

Voto:
voto: 3,5/5

Nessun commento:

Posta un commento