sabato 23 aprile 2016

Che? (Che?, 1972) di Roman Polanski

Nancy è una bella turista americana che gira liberamente il mondo in autostop senza farsi troppi problemi. Giunta in costiera amalfitana riesce a sfuggire a un tentativo di stupro da parte di tre malintenzionati che le avevano dato un passaggio. Si rifugia in una principesca villa a picco sul mare, abitata da personaggi stravaganti dai modi forbiti ma anch’essi sessualmente famelici. La ragazza diventerà l’oggetto del desiderio degli strani inquilini della lussuosa residenza, che sembrano vivere in una dimensione astratta, fuori dal tempo, dalle regole e dalle convenzioni sociali, tra cene luculliane e trastulli epicurei. Piccante commedia grottesca di Polanski, che porta ai massimi livelli espressivi il suo innato gusto per l’assurdo in questa parodia stralunata di “Alice nel paese delle meraviglie”, che ha la forma di una fiaba satirica sulle perversioni sessuali. Il personaggio di Nancy rappresenta uno spirito puro, nel senso letterale di non contaminato, nudo, proprio come la protagonista che esibisce senza remore le sue grazie per tutto il film, quasi inconsapevole del suo fascino. Uno spirito ancora intonso che attraversa un mondo stravagante e paradossale, popolato da figure tanto strambe quanto imperscrutabili, che produrranno un inevitabile cambiamento in Nancy, che, alla fine della sua avventura, non sarà più quella di prima. La narrazione procede in modo ciclico attraverso la ripetizione rituale di giornate sempre uguali, che però consentiranno alla ragazza di compiere un percorso iniziatico nel mondo dell’erotismo e delle sue declinazioni contraddittorie. L’unico punto di contatto con la realtà è il diario che Nancy puntualmente aggiorna, annotandovi gli strani incontri fatti nella casa e la sua progressiva conoscenza del pianeta sesso. Lo sguardo del regista è divertito, il tocco è leggero e l’opera presenta una lunga serie di situazioni irresistibili e momenti esilaranti, salvo qualche leggero calo nell’ultima parte. Assolutamente geniale la trovata metacinematografica con cui viene “spiegato” il titolo, metaforicamente bizzarro come il film stesso. Nel cast citiamo Sydne Rome (all’apice della sua bellezza solare), Marcello Mastroianni (straordinario nei panni del seduttore decadente e sornione che fa il verso a tutti i suoi personaggi felliniani), Hugh Griffith, Romolo Valli, Carlo Delle Piane e lo stesso regista, che si è ritagliato una gustosa apparizione. La villa in cui è stata girata la pellicola è la residenza amalfitana del produttore Carlo Ponti.

Voto:
voto: 4/5

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