lunedì 18 aprile 2016

Seduzione pericolosa (Sea of Love, 1989) di Harold Becker

Il detective Frank Keller è un uomo disincantato, forte bevitore e in profonda crisi esistenziale per il fallimento del suo matrimonio e per la sua vita vuota, in cui la sola cosa che sembra funzionare è il lavoro, a cui si dedica con meticolosa dedizione. Mentre indaga su una serie di omicidi seriali a sfondo sessuale (tre vittime ritrovate nude sul letto, uccise da un colpo di pistola alla nuca e reduci da un incontro con una donna misteriosa conosciuta tramite annunci per “cuori solitari”), Frank viene attratto dalla procace Helen, con cui inizia una bollente relazione erotica che sembra restituirgli interesse per la vita. Ma la donna rivela ben presto una natura tanto ambigua quanto conturbante e tutti gli indizi la rendono la sospettata numero uno. Nonostante il gioco sia ad alto rischio Frank non interrompe la relazione, diviso tra passione e senso del dovere. Thriller erotico ad alta tensione, torbido e intrigante, e con finale a sorpresa, per la gioia dei patiti del genere. Fondamentalmente è un “whodunit” con un surplus di brividi sexy, impreziosito da due interpreti bravissimi (Al Pacino in grado spolvero nel ruolo dello sbirro affranto ed Ellen Barkin bollente come non mai) e da un’insolita cura per i dettagli di contorno, come il ritratto della tristezza di fondo dei single che cercano disperatamente compagnia tramite squallide inserzioni, cercando così di alleviare il morso della solitudine (che nelle grandi metropoli occidentali è ancora più feroce). Godibile e coerente, è sicuramente sopra la media del suo genere, solitamente abusato e stereotipato. Il titolo originale deriva dalla bella canzone degli anni ’50 “Sea of Love” di Phil Phillips, la stessa che il killer fa risuonare prima di uccidere le sue vittime seguendo un macabro rituale di morte.

Voto:
voto: 3,5/5

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