Il
tranquillo agente di cambio Charlie Driggs vive un’esistenza monotona e inerte,
tra successi professionali e un matrimonio fallito alle spalle. Ma tutto cambia
di colpo quando incontra la bella e disinibita Lulù, un’autentica bomba sexy
che vaga per le strade di Manhattan, che lo coinvolge in un folle weekend tutto
sesso e trasgressioni. Irretito dal fascino impetuoso della donna, Charlie sta
al gioco e dimostra di essere “portato” per questo tipo di cose, che aveva
sempre pavidamente represso in nome del conformismo. Ma ben presto egli scopre
che la donna non è chi dice di essere e nasconde la sua vera identità di madre
affettuosa con ex marito poco raccomandabile appena uscito di galera. Pazzamente
innamorato di lei, Charlie dovrà lottare duramente per poterla avere tutta per
sé. Spumeggiante commedia fuori di testa diretta da Demme con briosa esuberanza, con ritmo incalzante e con una sorprendente ricchezza
d’invenzioni, che passano dall’erotismo conturbante al melodramma rosa, dal
thriller giallo all’irresistibile girandola tragicomica. Chi ci ha visto una
propaggine ideale del Fuori
Orario di Scorsese non ha preso un abbaglio, ma l’autore possiede il
talento e la personalità necessarie per andare oltre il semplice “clone” e
mettere in piedi un film vibrante e spudorato, intenso e aggressivo, che vive
di vita propria e ci travolge nella sua esplosione di allegra stravaganza. La
trasformazione “on the road” del film
e dei personaggi nella seconda parte, con la virata sentimentale che sembra
quasi rinnegare il tono trasgressivo della prima, va letta come un semiserio
romanzo di formazione, modellato sulla metamorfosi fisica e psicologica
dell’esplosiva protagonista, che cita a ripetizione i grandi classici dell’età
d’oro di Hollywood, da Pabst a Hawks, passando anche per Hitchcock. Questo
mirabolante magma di suggestioni, provocazioni e variazioni gioca abilmente con
lo spettatore (nei suoi ribaltoni) e mette in gioco tematiche non banali come
la confusione d’identità sessuale nel moderno rapporto tra maschio e femmina e
la crisi del modello “yuppie” di
benessere preconfezionato imposto dal sogno americano. Sotto la patina giuliva
questo film nasconde un animo coraggioso, un registro brillante ed una preziosa
confezione tecnica che si avvale di alcune trovate visivamente geniali (la
rapina vista attraverso le telecamere del circuito chiuso di sicurezza) e di
una sfavillante carica di anarchica vitalità. Nel cast tra Jeff Daniels e Ray
Liotta, svetta la super sexy Melanie Griffith, che è un’autentica forza della
natura. In Italia questo film è stato ampiamente sottovalutato e non ha
ottenuto il successo che meritava, ma è da recuperare assolutamente.
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