mercoledì 27 aprile 2016

Vicky Cristina Barcelona (Vicky Cristina Barcelona, 2008) di Woody Allen

Due avvenenti turiste americane vanno in vacanza a Barcellona. La prima, Vicky, è saggia, sensibile e deve sposarsi a breve; la seconda, Cristina, è libera, inquieta e sessualmente disinvolta. L’incontro con il pittore Juan Antonio, bizzarro e affascinante, coinvolge le due donne in un sensuale triangolo amoroso, ma l’entrata in scena della focosa Maria Elena, la turbolenta ex moglie di Juan, scompaginerà in modo imprevedibile tutte le carte in gioco. Solare commedia romantica di ambientazione spagnola, sospesa tra ironia e tristezza, che riflette con impudente leggerezza sulla volatilità dei sentimenti e sull’impossibilità dell’amore eterno. Forte di un astuto impianto narrativo (che gioca abilmente sui rapporti amorosi trasgressivi passando dalla doppia coppia al triangolo, fino al quadrilatero), quest’opera briosa ha il tocco lieve della saggezza sentimentale e l’eccesso barocco della Catalogna di Gaudì, dove arte e vita si mischiano e si confondono in un caleidoscopio di carnale passione. In questo suo opus n. 38 Allen srotola il tappeto leggero di un umorismo subdolo sul selciato granitico del suo inespugnabile cinismo d'antan. Peccato che l’opera sia attraversata da un’evidente sensazione di frettolosa superficialità, a partire da una Barcellona “da cartolina” raffigurata nella maniera più banale, fino ai personaggi altamente stereotipati nella loro caratterizzazione dei più tipici cliché, come la fredda razionalità americana contrapposta alla sregolata vitalità europea. Per fortuna c’è Penélope Cruz, che si dimostra un’autentica forza della natura nel portare scompiglio ed energia in un film che appare più un divertissement d’autore che il frutto di una reale ispirazione. Non mancano i momenti deliziosi e nemmeno quelli sensuali (Allen ci regala persino un bacio saffico tra la Cruz e la Johansson, sua nuova musa), ma un inequivocabile senso di ripetizione e di stanchezza affiora qua e là, a ricordarci che l’iperprolificità artistica del grande regista newyorkese andrebbe probabilmente mitigata in nome di una più fertile riflessione creativa. Nel cast stellare segnaliamo Rebecca Hall, Scarlett Johansson, Javier Bardem, Penélope Cruz (premiata con l'Oscar come miglior attrice non protagonista) e Patricia Clarkson.

Voto:
voto: 3,5/5

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