mercoledì 27 aprile 2016

Ispettore Callaghan: il caso “Scorpio” è tuo (Dirty Harry, 1971) di Don Siegel

L’ispettore Harry Callaghan della polizia di San Francisco è un vero duro, famoso per i suoi metodi poco ortodossi e per la sua insofferenza ai protocolli imposti dai superiori, che lui reputa “favorevoli” ai criminali. Riesce a catturare il famigerato serial killer detto “Scorpio”, che terrorizza la città facendo vittime casuali, ma la lentezza della giustizia rimette l’uomo in libertà per insufficienza di prove. Quando viene commesso un nuovo omicidio Callaghan decide di fare a modo suo. Memorabile poliziesco d’azione di Don Siegel, pietra miliare per il genere e opera di profonda rottura stilistica rispetto alla tradizione “hard boiled” del noir classico americano. Questo thriller crudo e teso ebbe un grande successo di pubblico alla sua uscita ed un enorme impatto sulla cultura popolare, sull’onda dell’enfasi emotiva derivata dalla feroce escalation del crimine di strada ai danni del comune cittadino, che si sentiva poco protetto da uno stato spesso latitante e incapace di far fronte all’offensiva delinquenziale con metodi appropriati. Da questa paura collettiva, assai diffusa negli anni ’70, nacque questo formidabile film “giustizialista”, che causò anche accese polemiche per l’utilizzo ideologico della violenza come unica possibile risposta all’ondata criminale. Nonostante le numerose accuse di fascismo e di populismo reazionario, la pellicola fece proseliti in tutto il mondo, ponendo involontariamente le basi per il “poliziottesco” italiano, nato dalla medesima spinta popolare, ma ben più greve e morboso nella maggioranza delle sue istanze. Diretto con grande abilità tecnica da un maestro del genere come Siegel, è un sapiente mix di azione violenta, cronaca drammatica, western urbano e suspense tagliente, con un sottotesto di inquietudini e pulsioni sociali profonde tutte incarnate nell’iconico personaggio di Callaghan (che in Italia ha guadagnato una “g” rispetto al nome originale di Callahan), interpretato con energico furore dal granitico Clint Eastwood, capace di consegnare all’immaginario collettivo un nuovo memorabile antieroe dopo il pistolero senza nome dei western di Leone. La forza dirompente e carismatica di Callaghan, intimamente connessa con la sua ambiguità, ha ispirato tutti i successivi giustizieri che hanno fatto la fortuna del poliziesco anni ’70. La figura del killer “Scorpio” è modellata su quella del vero assassino chiamato “Zodiac”, che insanguinò la contea di San Francisco proprio negli anni dell’uscita del film e che è rimasto ancora oggi senza un’identità accertata. La pellicola ha avuto ben quattro seguiti, tutti di notevole successo al botteghino ma ben più banali e grossolani, sempre interpretati da Eastwood ma diretti da registi differenti. Il primo episodio resta unico e inimitabile e merita ampiamente la visione per la sua solidità drammatica e per il suo alto valore storico.

Voto:
voto: 4/5

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