Negli anni ’70 quattro astronauti
americani, guidati dal capitano George Taylor, si imbarcano, ibernati, sulla
navicella spaziale Icarus alla
ricerca di nuovi mondi abitabili. Dopo 18 mesi precipiteranno su un pianeta
sconosciuto e selvaggio, popolato da scimmie antropomorfe che sanno parlare e
che, dopo averli catturati, li condurranno, prigionieri, nella loro città.
Guadagnatosi la simpatia di due scimmie “eretiche”, Cornelius e Zira, bandite
dai loro simili, Taylor riesce a fuggire e si mette alla ricerca della
fantomatica “zona proibita”, un’area remota del pianeta in cui, secondo Cornelius,
ci sarebbero i resti archeologici di una recondita civiltà precedente. Tratto dal
romanzo omonimo di Pierre Boulle, è uno dei film di fantascienza più famosi e
celebrati, che ebbe uno straordinario successo di pubblico e diede inizio ad
una delle “saghe” più lunghe e durature che si ricordino: 4 seguiti, due serie
televisive derivate, un remake ed un reboot con relativo sequel. E,
probabilmente, non è ancora finita. Interpretato efficacemente dal divo
Charlton Heston, in veste anche di produttore, è passato alla storia per il
formidabile trucco di John Chambers, che tramutò gli attori in credibili
scimmie, e per il famosissimo finale a sorpresa, che è, in assoluto, tra i
migliori twist cinematografici di
ogni tempo. Sebbene sia una fantascienza chiaramente rivolta al pubblico mainstream, garantisce un
intrattenimento avvincente, spettacolare, a tratti moraleggiante, con
suggestioni da romanzo medievale ed ambizioni da distopia apocalittica di stampo
naturalistico. I risvolti sociopolitici, seppur presenti, sono di grana grossa
ma il memorabile finale, con Heston sulla spiaggia, vale, come si suol dire, il
prezzo del biglietto. Bella colonna sonora di Jerry Goldsmith, per un film
diventato di culto a furor di popolo.
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