Il deforme John C.
Merrick, afflitto da una grave sindrome congenita che ha reso il suo volto
mostruoso, vive nei bassifondi della Londra vittoriana, prigioniero del
malvagio Bytes, gretto ubriacone senza scrupoli che lo sfrutta come fenomeno da
baraccone in un improvvisato circo di strada che solletica la macabra morbosità
del sottoproletariato. Vilipeso da tutti
con il soprannome di “uomo elefante” viene trovato dal dottor Frederick Treves
che, per interesse scientifico, lo accoglie nel London Hospital in un’area
riservata per studiarne la rara patologia. Il rapporto tra i due crescerà nel
tempo e l’interesse si sposterà dal lato scientifico verso quello umano, fino a
che il “mostro” Merrick sarà visto come persona, suscitando l’interesse della
Londra benestante fino alle più alte sfere. Ispirato alla storia vera dello
sfortunato John C. Merrick, vissuto a Londra tra il 1862 e il 1890, è un dramma
biografico a tinte horror che si avvale di una splendida fotografia in bianco e
nero, che dona un risalto spettrale alle ambientazioni vittoriane, di un cast sfarzoso, in cui svettano John Hurt e Anthony Hopkins, e di una
ricostruzione storico ambientale imponente e pregnante, al punto da risultare
un protagonista aggiunto. Diretto da Lynch con classe sopraffina e classica
misura, pur senza rinunciare ad alcuni inserti disturbanti e geniali tipici del
suo stile inconfondibile, è una toccante
parabola sulla diversità, sulla dignità, sul dolore e sulla cattiveria, sospesa
tra la favola nera ed il documento horror, ma con una forte connotazione morale
da non confondere con il pietismo. Uno dei punti di forza dell’opera, che
genera non poche vertigini morali nello spettatore, è il dubbio, inevitabile,
su quanto sia lecito l’interesse compassionevole del dottor Treves, e di tutti
i nobili londinesi, nei confronti del povero Merrick senza che si sconfini nel
macabro sfruttamento del dolore. La sottile ambiguità tra partecipazione
pietosa ed invadenza morbosa è un tema sempre attuale, oggi come allora. L’impressionante trucco a cui doveva
sottoporsi, ogni giorno, un irriconoscibile John Hurt per interpretare lo
sfortunato “uomo elefante”, fu tratto da calchi reali del volto e del corpo
dell’autentico John Merrick. Il film fu
un grande successo di pubblico ed ebbe ben otto nomination agli Oscar del 1981,
ma rimase a bocca asciutta. Nell’itinerario di Lynch è un’opera atipica, ormai
divenuta un classico adatto a tutti.
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