La ventinovenne Adaline Bowman viene coinvolta in un incidente stradale e, per un inspiegabile fenomeno soprannaturale, da quel momento per lei il tempo si "congela". Siamo nel 1937 e la ragazza smette di invecchiare, rimane sempre giovane, bella e immortale nonostante il trascorrere dei decenni. Vedrà morire i suoi affetti, tra cui sua figlia, e quindi sceglie di evitare ogni legame sentimentale per non dover più soffrire. Ai giorni nostri Adaline, che adesso si fa chiamare Jennifer ed ha cambiato identità e residenza per ovvi motivi, incontra il giovane Ellis, si sente attratta da lui che le fa una corte serrata, cerca di resistergli ma avverte che la sua determinazione inizia a vacillare. Quando approfondirà la relazione con lui capirà il motivo del suo turbamento interiore. Questo fiaba romantica di Lee Toland Krieger è un melodramma fantastico di pregevole confezione estetica sul tema del tempo, ovvero su come un ipotetico paradosso che ne muti l'inevitabile e normale corso, abbia poi ripercussioni dolorose dal punto di vista emotivo e sentimentale. Nulla di nuovo sotto il sole: da Highlander a Il curioso caso di Benjamin Button (giusto per fare qualche titolo famoso) queste tematiche sono state già sviscerate in modi e contesti differenti. In questa pellicola di stampo "what if ..." si riflette sull'eterna utopia, da molti anelata, dell'eterna giovinezza e dell'immortalità, mostrandone, non senza retorica e moralismo, i possibili risvolti tragici. Il colpo di scena che arriva a metà film aumenta con decisione il patos e fa prendere alla storia la direzione dello struggente melò, con messa in scena classica nell'ambito di una situazione surreale, ponendo l'accento su un altro stereotipo di questo tipo di storie da batticuore popolare: per quanto ci si voglia nascondere non si sfugge al proprio passato. La protagonista Blake Lively è bellissima, austera e raffinata, e i suoi numerosi fans sicuramente apprezzeranno. Completano il cast Michiel Huisman, Harrison Ford (in un ruolo atipico), Kathy Baker ed Ellen Burstyn. E' un'opera tenue per sognatori romantici senza troppe pretese.
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