martedì 24 agosto 2021

Mission to Mars (2000) di Brian De Palma

Nel 2020 un equipaggio di astronauti della NASA parte in direzione Marte. Sbarcati sul pianeta s'imbattono in una forza misteriosa, una specie di tempesta di sabbia che sembra originarsi da una montagna, in cui tutti perdono la vita tranne il comandante Luke. Una missione di soccorso viene inviata dopo quasi un anno e il superstite viene ritrovato, sconvolto ma ancora vivo, a bordo dell'astronave. Luke racconta una storia incredibile ai soccorritori e le sue scoperte sembrano dimostrare l'esistenza di un'altra civiltà sul "pianeta rosso". Questo lungometraggio di fantascienza avventurosa di Brian De Palma, il cui tema è l'esplorazione dell'ignoto alla ricerca delle origini della vita, è un film turgido e sfilacciato, visivamente spettacolare e con dei buoni effetti speciali non invasivi, qualche preziosismo stilistico nelle sequenze a gravità zero, un buon cast di attori esperti (Gary Sinise, Tim Robbins, Don Cheadle, Connie Nielsen, Armin Mueller-Stahl) ed una imponente colonna sonora sinfonica di Ennio Morricone. Purtroppo il virtuoso manierismo estetico di De Palma, come sempre ricercato e mai banale nella composizione delle inquadrature, non si accorda con un materiale narrativo esile, frutto di una sceneggiatura incerta e lacunosa, che lascia frastornati nel finale, a volte dà la sensazione di arrampicarsi sugli specchi e non lesina cadute nel ridicolo o iperboli filosofeggianti di matrice new age di vacuo spessore. Realizzato con un budget notevole, il film fu un autentico flop al botteghino mondiale e venne bersagliato dai critici per la sua inconsistenza concettuale. La molteplici citazioni presenti portano acqua alla conoscenza enciclopedica del regista, ma non bastano a risollevare le sorti di un impianto diegetico fragile e difficilmente difendibile.
 
Voto:
voto: 2,5/5

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