giovedì 26 agosto 2021

Lucy (2014) di Luc Besson

Lucy è una studentessa che vive a Taipei e trascorre le sue giornate tra sballi, rave party e un fidanzato coinvolto in loschi giri con i narcotrafficanti. Per colpa di lui la donna viene rapita da una banda di gangster coreani che intendono usarla come corriere e le inseriscono chirurgicamente nell'addome una sacca contenente una nuova potentissima droga sintetica. Ma, a causa di un pestaggio subito, la sacca si rompe e l'intero contenuto della sostanza stupefacente viene assorbito dal corpo di Lucy. L'effetto sarà incredibile: la ragazza sviluppa al massimo le sue capacità cerebrali e acquista straordinari poteri fisici e mentali. Come Sir Alfred Hitchcock era ossessionato dalle bionde belle e raffinate, così Luc Besson (il più hollywoodiano dei registi francesi) è in fissa con le femmine "toste", eroine sexy e letali, che sconfiggono i maschi in quelli che, una volta, erano i loro campi esclusivi: la lotta e le armi. I tempi cambiano, ma è innegabile che l'autore parigino tenda a fare praticamente lo "stesso film" da Nikita in poi, utilizzando il medesimo schema e situazioni analoghe, di volta in volta aggiornate all'estetica dell'anno in corso. E anche questo thriller d'azione fantascientifica non fa eccezione, con l'aggiunta di uno stile grafico da videogame, di dinamiche action sempre più eccessive fino ai limiti del parossismo e della solita solfa ampiamente abusata dal genere fantastico-pseudo-scientifico del cervello umano che viene sfruttato solo in minima parte. Il risultato finale è un'opera caotica, sciocca, frenetica e fracassona, una sorta di film Marvel alla francese, con la protagonista completamente assimilabile ad un super eroe "in gonnella". Nonostante tutto questo (o, forse, proprio grazie a tutto questo) il film ha ottenuto uno straordinario successo al botteghino mondiale, probabilmente rafforzando ulteriormente la "fede" del regista nella sua semplice "formula" cinematografica. Sicuramente il sex appeal di Scarlett Johansson, generosa protagonista, ha influito sul pubblico, ma, visti i contenuti banalmente superficiali di questo fumettone violento, tale eventualità non sarebbe di certo un gran complimento per l'intelligenza degli spettatori. Completano il cast Morgan Freeman e Min-sik Choi (che molti ricorderanno per Oldboy di Park Chan-wook). Alcuni critici particolarmente fantasiosi hanno voluto vedere in questa pellicola una sorta di metafora spicciola della filosofia espressa nel Tao. Come avrebbe detto Totò: "ma mi faccia il piacere!".

Voto:
voto: 2/5

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