Liberamente ispirato al racconto breve di Philip K. Dick "Ricordiamo per voi" ("We Can Remember It For You Wholesale"). Nel 2084 l'operaio edile Doug Quaid, sposato con la bellissima Lori, si rivolge alla Recall, un'agenzia che regala viaggi virtuali, per soddisfare il suo impellente desiderio di andare su Marte. Durante l'esperienza Doug prova delle strane sensazioni, sente di essere già stato sul pianeta, ha dei ricordi frammentari di una vita diversa che crede di aver vissuto ed inizia a dubitare della sua esistenza e della sua identità. Frastornato ma determinato, non si arrende alle apparenze, inizia a scavare nei propri ricordi e scoprirà una incredibile verità. Da quel momento il nostro si ritrova proiettato in una serie di pericolose avventure, alla ricerca del proprio io e del suo passato. Questo avvincente film fantascientifico d'azione, diretto alla sua maniera dal sanguigno Paul Verhoeven, è un'opera spettacolare e vibrante costruita sul gusto dell'eccesso: nella costruzione distopica di un futuro cyberpunk di matrice sciovinista, nei picchi di violenza esplicita, nella maestosità artigianale delle scenografie e degli effetti speciali, nella cupezza visionaria delle sequenze ambientate sul "pianeta rosso", nella tendenza all'accumulo fracassone di inseguimenti e sparatorie, nella spacconeria ideologica del suo sottotesto ribelle, tanto furioso quanto grossolano. Pregi e difetti si alternano con vertiginosa successione in questo grande carrozzone hollywoodiano che trova i suoi momenti migliori nei tesi confronti psicologici rivelatori tra i personaggi e nel suo gioco pirandelliano sull'ambiguo sfasamento tra reale e apparente. Un paio di sequenze memorabili, un cast di sicuro appeal (Arnold Schwarzenegger, Sharon Stone, Michael Ironside, Rachel Ticotin), un Oscar ai migliori effetti speciali, un grande successo al botteghino e qualche incursione nell'ironico grottesco, nell'orrido o nel sensuale con esito mitigativo o straniante, a seconda dei casi. Ma il film si prende generalmente troppo sul serio, risultando a volte eccessivamente greve, come da prassi del regista. Per anni si è parlato di un sequel che avrebbe dovuto prendere spunto da un altro racconto breve di Dick ("Rapporto di minoranza"), da cui poi Spielberg trasse la materia per il suo bel Minority Report (2002). Il progetto sequel non ha mai visto la luce, in compenso è stato realizzato uno scialbo remake: Total Recall - Atto di forza (Total Recall, 2012) di Len Wiseman, con un grande cast ma scarsissima personalità.
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