lunedì 2 agosto 2021

Doctor Sleep (2019) di Mike Flanagan

30 anni dopo i tragici eventi dell'Overlook Hotel, Danny Torrance è un uomo alcolizzato e reietto che non riesce a dimenticare i traumi del passato e che convive con difficoltà con il suo potere occulto: la "luccicanza". Dopo l'incontro con l'amichevole Billy cerca di rifarsi una vita, si iscrive ad un'associazione di alcolisti anonimi per disintossicarsi e trova un lavoro tranquillo in una piccola cittadina del New Hampshire. Ma una nuova minaccia compare all'orizzonte: una setta di fanatici malefici, guidati dalla crudele Rose "Cilindro", che va a caccia di bambini dotati della "luccicanza" per "nutrirsi" del loro potere dopo averli uccisi. La piccola Abra, minacciata da Rose e i suoi adepti, entra in contatto telepatico con Danny e chiede il suo aiuto. Horror soprannaturale di Mike Flanagan, tratto dal romanzo omonimo di Stephen King e sequel di Shining, capolavoro di Stanley Kubrick del 1980. Trattasi di un film esile e convenzionale, troppo lungo e poco incisivo nella sua prevedibile escalation narrativa, che trova i suoi momenti migliori nelle sequenze in cui è in scena l'inquietante Rose "Cilindro" (ben interpretata dalla fascinosa Rebecca Ferguson) e nel finale citazionista a forte effetto nostalgia, che diverge volutamente da quello del libro ispiratore per stabilire una facile connessione emotiva con il film di Kubrick. La regia è decorosa ma priva di personalità e di invenzioni, mentre l'interpretazione di Ewan McGregor nei panni del protagonista è tormentata ai limiti del patetico. Se si azzardano incongrui paragoni con la pellicola kubrickiana del 1980, il risultato finale sfiora il disastro. Viceversa può essere considerato un film mediocre e innocuamente incolore, che procede lentamente verso l'epilogo regalando qualche sequenza tetra interessante. Come per la stragrande maggioranza dei sequel vale più che mai la fatidica domanda retorica: era davvero necessario?
 
Voto:
voto: 2,5/5

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