martedì 31 agosto 2021

Life: Non oltrepassare il limite (Life, 2017) di Daniel Espinosa

Un gruppo di astronauti a bordo di una stazione internazionale recuperano una sonda alla deriva nello spazio proveniente da Marte. La sonda era stata inviata sul pianeta rosso molti anni prima alla ricerca di possibili forme vita. Analizzando il materiale prelevato dal robot gli uomini scoprono, con enorme stupore, un campione organico monocellulare di natura sconosciuta. L'eccitazione aumenta quando la cellula viene rianimata da stimoli elettrici e da iniezioni di glucosio, dimostrandosi fin da subito un organismo fuori dal comune, capace di crescere e adattarsi rapidamente all'ambiente, "tutto muscoli e tutto cervello". L'essere viene battezzato col nome di Calvin ma si rivelerà ben presto una minaccia letale, animato da un inarrestabile desiderio di evolversi e sopravvivere a qualunque costo. Dopo una serie di tragici eventi gli astronauti capiscono che la priorità assoluta, più della loro stessa vita, è impedire che la forma di vita aliena riesca ad arrivare sulla terra. Questo horror di fantascienza di Daniel Espinosa è un film di tensione crescente, non particolarmente originale nella struttura e nelle svolte (lo schema ricorda fortemente quello di Alien (1979)), ma sufficientemente claustrofobico nella sua ambientazione "ristretta", efficace nella caratterizzazione della creatura e arricchito da un cast di notevole spessore che vede nomi come Jake Gyllenhaal, Rebecca Ferguson e Ryan Reynolds. E' un tipico prodotto da intrattenimento a suspense, in cui le scene ansiogene sono degnamente incorniciate da una colonna sonora di forte impatto e da una regia dinamica. Niente di sorprendente e niente che non si sia già visto, ma per almeno una sequenza di grande resa drammatica, realizzata con una trovata visiva di agghiacciante fascinazione e che arriva all'incirca a metà film, la pellicola merita di essere guardata, senza particolari pretese o aspettative. L'epilogo può piacere o irritare, a seconda dei gusti e del modo di vedere le cose. Ma è, probabilmente, quello più confacente.
 
Voto:
voto: 2,5/5

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