Pete Sandich è un pilota del gruppo antincendi dell'aviazione americana, innamorato di Dorinda e attaccato al suo lavoro. Un giorno, durante l'incendio di una foresta, Pete perde la vita per salvare quella di un suo collega. Viene rimandato sulla terra per fare da angelo custode al giovane aviatore Ted Baker, destinato a prendere il suo posto sia professionalmente sia nel cuore di Dorinda. Ma Pete, geloso e ancora troppo legato alle cose terrene, cerca di sabotare la nascita del rapporto tra i due. Melodramma fantastico di Steven Spielberg, remake di Joe il pilota (A Guy Named Joe, 1943) di Victor Fleming. E' uno di quei film per i quali è d'uopo utilizzare (con l'accezione più pregnante e negativa del caso) l'aggettivo "spielberghiano": una moderna fiaba romantica ad alto tasso di zuccheri e di buoni sentimenti, adatta ad un pubblico generalista in cerca di emozioni dozzinali e di facili lacrime svenevoli. La prima parte della pellicola è notevole, con la lunga sequenza adrenalinica dell'incendio nel parco di Yellowstone che garantisce un buon intrattenimento d'azione. Poi il buonismo prende decisamente il sopravvento e bisogna fare attenzione a non ammalarsi di diabete. Grande cast con Richard Dreyfuss, Holly Hunter, Brad Johnson, John Goodman e la mitica Audrey Hepburn, alla sua ultima apparizione cinematografica nel ruolo dell'angelo Hap. Pur tra gli stereotipi e i patetismi di un film tutto sommato "sciocco", la perizia tecnica del regista è evidente nelle sequenze di riprese aeree o nell'utilizzo evocativo della luce e dei colori della fotografia "fiabesca" di Mikael Salomon. E' un'opera minore nella carriera di Spielberg, che non riscosse nemmeno un particolare successo di pubblico, passando quasi inosservata.
Voto:
Nessun commento:
Posta un commento