lunedì 23 agosto 2021

Holocaust 2000 (1977) di Alberto De Martino

Il magnate dell'industria Robert Caine vuole costruire una enorme centrale termonucleare nel Medio Oriente per fornire corrente elettrica al Terzo Mondo. L'ambizioso uomo d'affari, dotato di un ego smisurato, sembra non vedere i grandi rischi connessi alla sua operazione, nonostante siano in molti ad opporsi al suo progetto: da sua moglie ad un potente politico che lo ha sempre appoggiato, da uno scienziato suo amico alle migliaia di cittadini comuni che scendono in piazza per manifestare contro l'avvio dei lavori. Un prete avvicina Robert e inizia a parlargli dell'Apocalisse, che, secondo antiche profezie bibliche, potrebbe essere avviata proprio dalla sua centrale, grazie all'opera occulta dell'Anticristo, il figlio del diavolo che verrà sulla terra per mettere fine al genere umano. Quando gli oppositori del suo progetto iniziano a morire come mosche in misteriosi incidenti, Robert sospetta che il prete possa avere ragione e che il Male potrebbe incarnarsi nel figlio secondogenito che gli sta per nascere da una relazione extraconiugale con la bella Sara. Da scettico capitalista, Robert si trasforma in fanatico della fede e cercherà di impedire la catastrofe che lui ha stesso ha inconsapevolmente avviato. Dopo lo straordinario successo mondiale de L'esorcista (1973), gli horror a tema demoniaco sono stati prodotti a raffica per cavalcare l'onda lunga del capolavoro di William Friedkin e assecondare i gusti del pubblico, che accorreva numeroso in sala ad ogni pellicola che prometteva odore "sulfureo". Il successivo (e ottimo) Il presagio (1976) di Richard Donner, si focalizzò sull'argomento pseudo-religioso dell'Anticristo, dando vita ad un nuovo sottofilone di film, ugualmente scopiazzato fino all'abuso, quasi sempre con opere di bassissima lega. Con tutti i limiti del caso (accumulo di situazioni truci, effettismo macabro, mano greve, personaggi convenzionali, impianto narrativo fortemente derivativo, epilogo prevedibile), questo horror anglo-italiano del romano Alberto De Martino, che già aveva diretto il piccolo cult "maledetto" e controverso L'anticristo (1974), si inserisce nella scia dei cloni del film di Donner, ma è uno di quelli in cui non tutto è da gettare alle ortiche. Grazie ad un budget sopra la media, al cast internazionale (che vede nomi come Kirk Douglas, Simon Ward, Agostina Belli, Anthony Quayle e Romolo Valli), alla varietà di ambientazioni e ad una sceneggiatura discreta, questa pellicola di orrore apocalittica garantisce un accettabile intrattenimento per gli appassionati del genere e per gli amanti delle atmosfere anni '70. Non a caso il film riscosse un buon successo di pubblico ed ha, ancora oggi, i suoi nostalgici ammiratori. Esistono due finali diversi dell'opera: quello europeo (che è il migliore) e quello per la distribuzione americana (più risolutivo).
 
Voto:
voto: 2,5/5

Nessun commento:

Posta un commento