Hrundi V. Bakshi è un attore indiano, mediocre e imbranato, che combina guai in serie per la sue inettitudine. Prima fa esplodere il set di un film per la sua distrazione, poi finisce per sbaglio ad una mega festa nella villa di un produttore di Hollywood, dove, "inavvertitamente", provocherà il caos, spalleggiato da strampalati compagni di ventura, ubriachi senza ritegno. Irresistibile commedia slapstick ideata, prodotta, scritta (insieme a Tom Waldman e Frank Waldman) e diretta da Blake Edwards, in uno dei suoi capolavori più divertenti, perfidi e riusciti. L'opera segna anche l'apice artistico della storica collaborazione con il suo attore feticcio Peter Sellers, che qui ci regala una delle sue performance comiche più memorabili nei panni dell'indiano Bakshi, nonché l'unico film in cui i due hanno lavorato insieme al di fuori della lunga saga de La Pantera Rosa. Per la sua sfavillante interpretazione di questo stralunato personaggio, in bilico tra inadeguata tenerezza e maldestra buffoneria, Sellers si è ispirato ad una pletora di riferimenti alti, tra cui Charlie Chaplin, Jacques Tati, Jerry Lewis, Buster Keaton e, ovviamente, il suo ispettore Clouseau. Il film nacque quasi per caso da un'idea di Edwards e da un esile copione di poche pagine; quasi tutto venne improvvisato sul set, soprattutto da Sellers, che si sbizzarrì in mirabolanti trovate spontanee, dando vita ad un circo farsesco irripetibile e fragoroso, eletto fin da subito a pellicola-evento di culto. C'è molto di più di quello che appare e che si vede in superficie in questo masterpiece del cinema comico: invenzioni geniali, gag esilaranti (molte delle quali sono diventate iconiche), acuminata satira di costume sul mondo dello spettacolo, colorate atmosfere anni '60, eleganza stilistica, vivaci suggestioni da burlesque, riflessioni sociali sull'integrazione razziale, ironia surreale, omaggi al cinema di Jacques Tati, fino al folle finale catartico che vira nella catastrofe onirica. Il cast corale è completato da Claudine Longet, Jean Carson, Marge
Champion, Danielle De Metz e Steve Franken. La bella colonna sonora è
del fedele collaboratore di Edwards, Henry Mancini. Peter Sellers aveva già interpretato un personaggio indiano in La miliardaria (The Millionairess, 1960) di Anthony Asquith, al fianco di Sophia Loren. Hollywood Party è una delle vette assolute della storia della slapstick comedy e, più in generale, di tutto il cinema comico a sfondo satirico.
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