Nel 1760 l'aristocratica famiglia Collins parte dall'Inghilterra alla volta delle colonie americane oltre oceano e sbarca nel Maine. Qui danno vita ad una fiorente azienda ittica che si trasforma presto in autentico impero commerciale, costruiscono una imponente residenza (Collinwood) e fondano una cittadina con il loro nome (Collinsport). Il loro unico figlio, Barnabas, giovane playboy un po' spaccone, s'invaghisce della deliziosa Josette e provoca la gelosia della bella e vendicativa Angelique Bouchard, una strega che lo ha sempre amato e riverito. Angelique gli lancia un terribile anatema, lo trasforma in un vampiro e lo fa seppellire vivo. Dopo oltre 200 anni Barnabas si risveglia ed esce dalla tomba, ritrovandosi negli anni '70. Lui continua a vestirsi, parlare, pensare ed atteggiarsi come un uomo del '700, ma deve fare i conti con un mondo che è completamente cambiato: i suoi stravaganti discendenti familiari, la sua storica residenza che cade in malora e l'onnipresente Angelique che, come lui, è rimasta eternamente giovane nell'aspetto e adesso è la ricca proprietaria di una catena di fast food che domina la città ed ha condotto l'azienda ittica dei Collins sull'orlo del fallimento. Sfavillante commedia nera di Tim Burton, con atmosfere gotiche, ironia spiritosa, invenzioni figurative e toni oscillanti tra il kitsch grottesco e il melodramma bizzarro, in un mondo surreale popolato da strambe creature horror che hanno eletto la stranezza a normalità. L'autore si è ispirato all'omonima soap opera televisiva americana creata da Dan Curtis, mandata in onda con grande successo dalla ABC negli anni '60 con un numero spropositato di puntate (se ne contano ben 1225), e di cui lui stesso era abituale spettatore appassionato durante la sua adolescenza. Affidandosi al solito fedelissimo attore feticcio Johnny Depp, in un nuovo esilarante travestimento nei panni del vampiro Barnabas, e ad un cast di grandi interpreti (Michelle Pfeiffer, Eva Green, Helena Bonham Carter, Chloë Grace Moretz, Bella Heathcote, Jackie Earle Haley), il regista realizza una brillante dark comedy di sarcastico romanticismo stralunato, non parodistica ma scatenata, a tratti malinconica e barocca, in cui il tema di fondo è l'anacronismo esistenziale piuttosto che l'alienazione dei "diversi". La fiammeggiante Eva Green, super sexy nel suo elegante abito rosso, è un vero splendore ed è anche la più brava dell'intero cast, capace di illuminare lo schermo ogni volta che è in scena, e non solo fisicamente. La funambolica scena di sesso tra lei e Depp è il momento più spericolato e divertente dell'opera, e ne costituisce il simbolo più emblematico. La pellicola ha generalmente diviso i fans dell'autore, un po' spiazzati da certe scelte stilistiche e dagli eccessi espressivi, ma è indubbia la capacità di Burton di "colorare" fantasiosamente tutto quello che tocca, piegandolo alla sua particolare sensibilità creativa, così come traspaiono in maniera evidente il suo grande amore per l'opera originale e la gioia fanciullesca che ha provato mentre ne ha girato l'adattamento.
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