Dal romanzo omonimo di John Irving. Maine, 1943: Homer Wells, abbandonato alla nascita, cresce nell'orfanotrofio di St. Cloud, all'ombra paterna dell'amorevole Dr. Larch, medico ginecologo fondatore dell'istituto che prova per lui, fin da subito, una speciale predilezione e lo forma alle pratiche della medicina con ottimi risultati. Diventato adulto, Homer gli fa da assistente ma ha voglia di uscire da quel luogo austero e di scoprire il mondo. L'occasione si presenta all'arrivo di una giovane coppia benestante, Wally e Candy, che si recano dal Dr. Larch perchè lei vuole abortire (una pratica che a quel tempo era illegale negli USA e praticata solo in forma clandestina). Immediatamente colpito dalla bellezza di lei e dall'atteggiamento amichevole di lui, Homer decide di seguirli, andando a lavorare nella loro azienda di famiglia, una fattoria dove si raccolgono le mele per produrre il sidro. Qui il giovane Homer imparerà le regole, i turbamenti, le passioni e i dispiaceri della vita. Il quarto lungometraggio americano dello svedese Lasse Hallström è un dramma sentimentale sotto forma di intenso racconto di formazione, sceneggiato dall'autore del libro ispiratore, John Irving. Grazie ad un ottimo cast (Tobey Maguire, Charlize Theron, Michael Caine, Paul Rudd, Delroy Lindo), alla vivida fotografia dai toni caldi di Oliver Stapleton, al fascino dei paesaggi rurali del Maine, alla soffice colonna sonora di Rachel Portman e ad uno stile narrativo dolcemente malinconico, con tocchi di garbata ironia, questo film anticato ha la suggestione dei classici e fa breccia nel cuore dello spettatore grazie alla sua decorosa esposizione di semplicità ed emozioni. A volte risulta un po' prolisso, altre volte troppo accademico o inamidato, più lambiccato che realmente sincero. Tra citazioni esplicite a Dickens ed alla sua rigorosa etica sull'infanzia, e dialoghi a sfondo morale su un tema eternamente scottante come l'aborto, l'autore procede su una linea di prudente ignavia, evitando ogni sorta di netta posizione ideologica, ma preferendo concentrarsi sugli aspetti nostalgico figurativi e sui sentimenti edificanti. Alla sua uscita il film ha generalmente riscosso buoni consensi di critica (specialmente oltre oceano) ed ha vinto 2 Oscar: miglior attore non protagonista a Michael Caine (il secondo della sua luminosa carriera) e migliore sceneggiatura non originale allo scrittore John Irving.
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