giovedì 7 ottobre 2021

Straight Outta Compton (2015) di F. Gary Gray

Compton, nella contea di Los Angeles, è un misto tra una cittadina autonoma e un ghetto distaccato della grande metropoli californiana. E' una delle città americane con la più alta percentuale di abitanti di colore, divenuta tristemente famosa sulle cronache nazionali per l'elevatissimo tasso di criminalità e per le gang di strada che la dominano, facendone un luogo da cui scappare di corsa ("Straight Outta"). Quelli che sono costretti a restare non hanno grandi alternative tra la delinquenza o una vita onesta ma miserabile. Ma è proprio grazie a questo drammatico aut-aut che a Compton, sul finire degli anni '80, è nato il così detto "gangsta-rap", genere musicale folcloristico, estremo e brutale derivato dal rap, che utilizza un linguaggio violento e scurrile e contenuti forti basati su criminali, droga e sesso. Questo particolare genere, di cui il rapper Eazy-E viene considerato il padre fondatore, iniziò come mezzo spontaneo per esprimere rabbia sociale, denuncia di abusi, frustrazione, ribellione e far sentire a tutti in maniera forte la voce del ghetto e dei suoi reietti che cercano un'alternativa alla malavita. In breve nacque il gruppo degli N.W.A. ("Niggaz Wit Attitudes" ovvero neri con talenti particolari come musica o sport), riunendo personalità forti e creative come il fondatore Eazy-E, Ice Cube e Dr. Dre, e riscuotendo fin da subito un successo incendiario come i loro testi grintosi, che non mancarono di suscitare accese polemiche specialmente per i contenuti contro le forze dell'ordine. Il boom valicò in fretta i confini dello stato e si estese rapidamente a tutti gli USA, il "gangsta-rap" divenne un autentico fenomeno sociale, oltre che artistico e commerciale, in cui si identificarono immediatamente tutti coloro che si sentivano emarginati, discriminati e maltrattati. A partire dagli anni '90 proliferarono nuovi gruppi e solisti che si ispirarono al genere e lo fecero proprio (Eminem è uno dei più celebri, conosciuto e apprezzato anche oltre oceano), decretandone la popolarità, la forte connotazione "tribale", il significato "politico" e suscitando ovviamente l'interesse di produttori e affaristi senza scrupoli che videro subito la possibilità di farne un business remunerativo. Questo bel film di F. Gary Gray racconta esattamente questa storia: le vicende umane di Eazy-E, Ice Cube e Dr. Dre nella sordida realtà del ghetto di Compton, la fondazione degli N.W.A. e la nascita del "gangsta-rap", lo sfruttamento ad opera dell'avido produttore bianco Jerry Heller, la rivalità con il discografico Suge Knight, i dissidi interni al gruppo per questioni di ego, l'utilizzo dei testi hip-hop come una vera e propria "arma" con cui colpire i propri nemici, urlare la propria rabbia e denunciare il degrado della loro comunità. Il titolo è lo stesso dell'album di esordio degli N.W.A. che uscì nel 1988 e s'impose subito all'attenzione generale per i suoi contenuti esplosivi. Questo intenso e lucido dramma sociale musicale (da vedere rigorosamente in lingua madre con sottotitoli) è un affresco aspro e sincero di un momento storico importante, che scosse profondamente l'intera collettività americana, fece infuriare i benpensanti ed accese i riflettori su storie di disperazione e di degrado per motivi differenti dalla solita cronaca nera. Al di là delle evidenti implicazioni sociali e di costume, dei cambiamenti portati nel modo di pensare, di vestire, di parlare, di cantare e di atteggiarsi, il controverso fenomeno del "gangsta-rap" (che trova ancora oggi numerosi acerrimi detrattori), al netto dei suoi lati ambigui ed eccessivi che non possono essere sottaciuti, ha rappresentato una forma di speranza, un appiglio per sfuggire dalla spietata logica del ghetto secondo cui o sei vittima o sei carnefice. Ed è principalmente su questo aspetto che la pellicola si sofferma. Ovviamente non mancano le semplificazioni a tesi, i passaggi strumentali, la retorica da strada, ma, complessivamente, il regista riesce a mantenere equilibrio e rigore, distanziandosi emotivamente dai fatti per rendere il racconto quanto più possibile incisivo e obiettivo (come nella forte sequenza in cui viene mostrato il pestaggio subito da Rodney King per mano degli agenti della LAPD). Forte di un aspro naturalismo, di una colonna sonora pregnante e di interpreti credibili (tra cui citiamo O'Shea Jackson Jr, Corey Hawkins, Jason Mitchell, Aldis Hodge e Paul Giamatti), il film ha riscosso consensi di critica e successo di pubblico alla sua uscita, guadagnandosi anche una candidatura agli Oscar per la sceneggiatura originale. Una curiosità: l'attore O'Shea Jackson Jr (figlio del rapper Ice Cube) interpreta il ruolo di suo padre.
 
Voto:
voto: 3,5/5

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