lunedì 4 ottobre 2021

Brothers (2009) di Jim Sheridan

Sam Cahill è un giovane assennato e responsabile, capitano dei Marines e felicemente sposato con Grace, la cheerleader più carina dei bei tempi del liceo, da cui ha avuto due splendide figlie. Suo fratello minore Tommy è l'esatto opposto, la pecora nera della famiglia, un ragazzo turbolento e scapestrato, indolente alle regole e al lavoro, che entra ed esce di prigione ed è spesso ubriaco. Sam parte per la sua quarta missione in Afghanistan e non fa più ritorno, con le fonti ufficiali che lo danno per morto. Tommy si avvicina a Grace per proteggerla insieme alle due nipotine che si affezionano molto a lui, provocando un cambiamento nell'animo inquieto del giovane. Col tempo nasce qualcosa tra Tommy e Grace, ma i due si pentono e si tirano indietro per senso di colpa. Un giorno lo scomparso Sam torna a casa, racconta di essere stato catturato, tenuto in ostaggio e torturato e di essersi salvato per un colpo di fortuna. Ma non è più lo stesso uomo di prima, gli orrori della guerra lo hanno sconvolto e qualcosa dentro di lui sembra essersi definitivamente spezzato. In breve la tensione familiare tra i tre diventerà esplosiva. Intenso melodramma bellico dell'irlandese Jim Sheridan, sceneggiato dallo scrittore David Benioff e fedele remake di un buon film danese, Non desiderare la donna d'altri (Brødre, 2004) di Susanne Bier, con l'ambientazione che viene spostata dalla Scandinavia al Midwest statunitense. E' un film di attori dal vigoroso accento politico antimilitarista, maggiormente interessato alla condanna della guerra (di cui ci vengono evidenziati i devastanti effetti psicologici sui reduci sopravvissuti), piuttosto che sulla sottotrama romantica, che qui appare come uno dei molteplici aspetti di una tragedia familiare ben più ampia, che affonda le sue radici nelle frustrazioni del padre intollerante dei due giovani fratelli e le cui cause principali sono attribuibili alle ataviche debolezze umane e alla follia ideologica dell'uragano bellico, che distrugge le vite di tutti coloro che ne vengono toccati (direttamente o indirettamente) e da cui soltanto i defunti riescono a liberarsi per sempre (come sottolineato da una emblematica frase del film). E' un doloroso racconto intimo di sconfitte e di sconfitti, un po' accademico nei toni e abbastanza scontato nelle conclusioni. Straordinari i tre interpreti principali: Tobey Maguire (che ha il ruolo più complesso), Natalie Portman e Jake Gyllenhaal.

Voto:
voto: 3/5

Nessun commento:

Posta un commento