Endora è una piccolissima cittadina rurale dello Iowa, dove la vita è noiosa e non accade mai nulla di interessante. Qui vivono i Grape, con il primogenito Gilbert, garzone in un drugstore, che, dopo la tragica morte del padre, deve occuparsi della famiglia al completo: una madre obesa che quasi non riesce a muoversi, due sorelle e suo fratello minore Arnie che soffre di un ritardo mentale e si mette spesso in pericolo. Gilbert si dà un gran da fare ed ha con il più sfortunato fratello un rapporto speciale, ma si sente anche frustrato perchè non può vivere la sua vita e si sente privo di prospettive. Struggente dramma familiare e ambientale di Lasse Hallström, adattamento del romanzo omonimo di Peter Hedges, che ha anche scritto personalmente la sceneggiatura. E' un film tenero e sdolcinato, carico di sentimenti e di lacrime, sul tema del valore della famiglia e delle difficoltà della vita, con particolare riferimento ad un microcosmo remoto perso nel nulla della grande provincia americana. Il regista conferma il suo tocco garbato ed il suo stile lirico, molto suggestivo nella raffigurazione dei paesaggi, sempre attento alla psicologia dei personaggi, ma un po' troppo indulgente nei sentimentalismi mielosi. La fotografia del leggendario Sven Nykvist è, come sempre, sublime e costituisce uno dei punti forti della pellicola. L'altro è la recitazione intensa di un cast in grande forma con Johnny Depp, Juliette Lewis, Mary Steenburgen ed un giovanissimo Leonardo DiCaprio, non ancora maggiorenne, che ruba la scena a tutti e che si meritò la sua prima candidatura agli Oscar come miglior attore non protagonista.
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