Il 1° luglio 1981 al n. 8763 di Wonderland Avenue (Los Angeles), una delle celebri strade del vizio di Hollywood, quattro membri di una banda di spacciatori furono brutalmente uccisi a colpi di spranga e una donna rimase gravemente ferita. Nella immediata ricostruzione dei fatti venne accusato del crimine Eddie Nash, noto narcotrafficante della città, indicato come mandante dell'eccidio per vendicarsi di una rapina e aggressione subita qualche giorno prima da parte delle quattro vittime. La faccenda fece scalpore e salì alla ribalta nazionale a causa del coinvolgimento di John Holmes, famoso pornodivo e re indiscusso del cinema a luci rosse degli anni '70, che si trovò invischiato nella sporca faccenda con un ruolo che non è mai stato del tutto chiarito. Da alcuni anni Holmes era in caduta libera, la sua carriera nel porno era in declino e lui era diventato un tossicodipendente di cocaina, coinvolto in piccoli furti e amico di molti criminali, tra cui Eddie Nash e una delle vittime della strage, Ron Launius, che era il suo spacciatore abituale. Holmes fu accusato di aver organizzato insieme a Launius la rapina a casa di Nash, perchè aveva contratto con il primo un grosso debito in denaro che non poteva coprire. Questo scatenò la terribile ritorsione dello stesso Nash, che però decise di risparmiare la vita al porno attore (la cui presenza sul luogo del delitto fu accertata con prove evidenti), punendo invece gli altri quattro con la morte. Nei vari processi che si tennero negli anni successivi, sia Nash che Holmes furono assolti dalle accuse di omicidio per insufficienza di prove. Fino alla sua morte, avvenuta nel marzo 1988 per AIDS, John Holmes si è sempre rifiutato di rispondere a qualunque domanda sui fatti di Wonderland Avenue e, ancora oggi, il suo effettivo ruolo nella brutta storia non è mai stato del tutto chiarito. Scritto e diretto da James Cox, Wonderland si ispira ai fatti reali, raccontando, alla maniera del Rashomon di Akira Kurosawa, la stessa storia secondo versioni differenti di diversi indiziati, lasciando poi allo spettatore il compito di decidere quale ritiene più credibile. Con un montaggio convulso, toni eccitati, recitazione sopra le righe, musica rock sparata a palla, un continuo slittamento dei piani narrativi, fotografia di acceso cromatismo ed un'affascinante ricostruzione della Los Angeles di fine anni '70, il film ha forza e scatto ma pecca di eccessiva frammentazione e tortuoso andamento, diventando, dopo poco, un rompicapo effettistico, più scenografico che concreto. Ma quando i ritmi si placano, l'autore dimostra di saperci fare con il racconto per immagini. Nel ricco cast corale appaiono Val Kilmer, Kate Bosworth, Lisa Kudrow, Josh Lucas, Christina Applegate, Eric Bogosian e, in brevi apparizioni, anche Carrie Fisher e Paris Hilton. Passato in sordina nel nostro paese, questo film agitato ha anche il merito di sapersi appropriare dell'aura maledetta della storia che racconta.
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