Nella Carolina del Sud del 1776, durante la guerra d'indipendenza americana, il colono Benjamin Martin è un eroe di guerra, vedovo e con sette figli da crescere. Stanco delle battaglie e alla ricerca della tranquillità necessaria per occuparsi della famiglia, l'uomo è contrario all'entrata in guerra del suo stato contro gli inglesi, ma il suo primo figlio decide di arruolarsi contro il suo volere. Nonostante la riluttanza ad essere coinvolto, Benjamin si vedrà costretto ad entrare personalmente nel conflitto dopo che un malvagio colonnello dell'esercito di sua Maestà gli incendia la fattoria e gli uccide uno dei figli. Spinto dall'odio, dalla vendetta e dal desiderio di salvare il figlio maggiore, Benjamin diventa il leader di un gruppo di ribelli che daranno gran filo di torcere agli inglesi. Kolossal storico di azione bellica di Roland Emmerich, tronfio di retorica pro-americana, enfatico nei toni, esagerato nelle scene d'azione, prevedibile negli esiti, stereotipato nei personaggi, spudoratamente di parte e ideologicamente disonesto nella rappresentazione manichea dei contendenti (gli inglesi sono ritratti come sadici barbari, crudeli oltre ogni logica, mentre i patrioti americani sono valorosi ribelli che combattono per una causa giusta e che, se usano la violenza spietata, lo fanno come atto di reazione). Se lo si prende sul serio non può che infastidire e irritare lo spettatore informato sui fatti ed esigente in giusta misura rispetto all'importanza dei temi trattati, dandogli la sensazione di una celebrativa e grossolana presa per i fondelli. Se lo si guarda come un lungo e leggero "polpettone" hollywoodiano da intrattenimento action avventuroso, allora può anche risultare a tratti coinvolgente, limitando le aspettative e lo sguardo critico. Cast sontuoso con Mel Gibson (in "modalità" Braveheart), Heath Ledger, Jason Isaacs, Chris Cooper e Tom Wilkinson. Imponente e pomposa colonna sonora di John Williams. Esiste anche una versione estesa del film con 16 minuti di scene aggiuntive. E' sufficiente la prima, grazie.
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