A Londra un giovane pachistano di famiglia benestante, Omar, apre una lavanderia a gettoni, la rimoderna e ben presto gli affari iniziano ad andare a gonfie vele. Di tendenze omosessuali, Omar ha sempre avuto un debole per Johnny, un suo ex compagno di scuola, un simpatico sbandato squattrinato coinvolto con una banda di teppistelli da strada. Johnny accetta di lavorare alle dipendenze di Omar e abbandona la sua gang di balordi. Ma l'amore che sboccia e l'invidia dei bulli compagni di Johnny porteranno guai. Raffinato drama-comedy di Stephen Frears, scritto dal drammaturgo anglo-pachistano Hanif Kureishi e interpretato da un'affiatata squadra di attori, in cui spicca un giovane (ma già bravissimo) Daniel Day-Lewis. E' un film brioso e divertente, squisitamente elegante, ma anche caustico, intelligente, sottilmente pungente nei confronti della società inglese durante il governo di Margaret Thatcher, di cui vengono evidenziate l'ipocrisia moralistica, la discriminazione etnica, il classismo politico e quel magmatico sottobosco di culture, razze, pulsioni, movimenti, religioni, ideologie e tendenze diverse che, spingendo prepotentemente dal basso, annunciavano venti di cambiamento. Tra serio e faceto, con dialoghi vivaci e personaggi coloriti, questo film di compatta semplicità riesce a stuzzicare, a far sorridere e a far riflettere, senza mai eccedere nei toni o sforare nella farsa gratuita, ma tratteggiando uno spaccato metropolitano emblematico con ricchezza di toni, leggerezza inventiva e critico cinismo. Insieme al coevo (e ben più conosciuto e apprezzato) Camera con vista (A Room with a View, 1985) di James Ivory, è il film che ha rivelato al mondo l'immenso talento recitativo di Daniel Day-Lewis. Una candidatura agli Oscar per la miglior sceneggiatura originale (di Hanif Kureishi).
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