Nel museo di storia naturale di Chicago avvengono una serie di morti violente e misteriose, con le vittime trovate prive di ipotalamo. Il tenente di polizia Vincent D'Agosta orienta le sue indagini su un serial killer, ma, grazie all'aiuto di una giovane e brillante biologa che lavora nel museo, Margo Green, inizia a credere che i delitti nascondano qualcosa di più sinistro e orrendo. La chiave dell'enigma sembra essere collegata ad una cassa proveniente dall'Amazzonia, attraverso cui una leggendaria creatura mostruosa chiamata Kothoga, collegata alla cultura degli indios della grande foresta tropicale, sarebbe entrata all'interno della struttura, nascondendosi nei suoi sotterranei. Il Kothoga, secondo la mitologia amazzonica, si nutre, attraverso l'ipotalamo, del DNA delle sue vittime, modificando la sua forma fisica in maniera imprevedibile. I timori del poliziotto e della scienziata, inizialmente scettica ma sempre più preoccupata dall'aumentare delle morti, non trovano riscontro nei dirigenti del museo, che non vogliono creare allarmismi in previsione di una imminente esposizione, con tanto di serata di gala annessa, a cui parteciperanno le principali autorità cittadine. Questo cupo horror di Peter Hyams, liberamente tratto dal materiale di due romanzi ("Relic" e "Reliquary" di Lincoln Child e Douglas Preston), è un monster-movie di grande suspense, con una prima parte preparatoria e densa di spiegazioni (forse troppe) ed una seconda con un crescente ritmo di tensione, che raggiunge l'apice nella lunga caccia al mostro nei bui sotterranei del museo. Alla sua uscita fu un autentico flop commerciale, ma ottenne buone recensioni da parte degli addetti ai lavori che ne sottolinearono (giustamente) l'affascinante natura tenebrosa e la spaventosa caratterizzazione della creatura, realizzata con un notevole mix di effetti speciali artigianali e computer grafica. Il Kothoga di questo film, che nel finale viene svelato in tutto il suo terrificante aspetto, è uno dei mostri cinematografici più inquietanti di sempre. Chi ha liquidato la pellicola parlando di una sorta di "Alien nel museo" non ha detto una totale baggianata, ma ha anche peccato di eccessiva e superficiale semplificazione in negativo. Non a caso, negli anni successivi, questo The Relic è diventato un piccolo cult con un proprio zoccolo duro di affezionati tra i fans inossidabili del genere monster. Al netto degli inevitabili effetti deja-vu e del finale effettistico, bisogna dire che, tra fantascienza, mitologia esoterica e superstizione, la creatura possiede una propria chiara suggestione horror e la scelta adottata in merito alla sua origine (che ovviamente non sveliamo) ne aumenta la carica impressionante. Nel cast segnaliamo i due protagonisti, Penelope Ann Miller e Tom Sizemore. Il regista avrebbe voluto Harrison Ford per il ruolo di D'Agosta, ma l'attore rifiutò la parte.
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