Negli anni '50 l'afroamericano Carl Brashear decide di arruolarsi nella Marina degli Stati Uniti ma si scontra con il razzismo latente e l'ostilità preconcetta dei suoi superiori, in particolare del suo istruttore Billy Sunday, arrogante alcolizzato che cerca in tutti i modi di farlo desistere dalla sua volontà di diventare un palombaro. Ma Carl è un uomo tenace, che crede nelle sue capacità e non accetta di essere relegato ad un ruolo secondario (cuoco o inserviente) solo per il colore della sua pelle. Sfidando apertamente le ingiustizie e le discriminazioni che lo circondano, il nostro non si dà per vinto e dà inizio ad una battaglia personale contro il capo Sunday per ottenere l'incarico che crede di meritare. Dramma biografico ispirato alla storia vera di Carl Brashear, il primo palombaro di colore della Marina americana, diretto da George Tillman Jr. con molta enfasi, faciloneria edificante, borioso nazionalismo, retorica effettistica, sotto l'egida del tipico buonismo hollywoodiano. Denso di inserti romanzati, il film asseconda lo schema del cinema classico di un tempo, con due uomini forti e cocciuti che si scontrano, si odiano, ma poi alla fine trovano un punto d'incontro, si capiscono e finiscono per rispettarsi. Nonostante le buone interpretazioni dei due protagonisti (Robert De Niro e Cuba Gooding Jr.), gli eccessi patetici inficiano la credibilità dell'opera e ne banalizzano troppo l'importante messaggio sociale e l'indignata denuncia storica. Nel cast c'è anche una tenera (e bellissima) Charlize Theron nel ruolo della giovane moglie di Sunday. Questo è stato l'ultimo film in cui il grande e indimenticato Ferruccio Amendola ha doppiato Robert De Niro.
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