venerdì 17 settembre 2021

Warrior (2011) di Gavin O'Connor

La famiglia Conlon si è sfasciata per colpa di Paddy, padre assente, alcolizzato e violento, che ha saputo insegnare ai suoi due figli maschi solo l'arte della lotta greco romana, di cui era un tempo valente allenatore. I due fratelli, Brendan (felicemente sposato con la bella Tess e con due figlie piccole) e Thomas (cupo, tormentato e solitario), non si parlano più e non si vedono da molti anni. I tre si ritrovano in occasione di un grande torneo di arti marziali miste, chiamato "Sparta", a cui partecipano i migliori lottatori da ogni parte del mondo, e che garantisce un premio plurimilionario per il vincitore. Brendan, che era da tempo uscito dal giro per volontà di sua moglie, sceglie di tornare a rischiare la vita nell'arena per gravosi motivi economici, dettati da una malattia della figlia che necessita di un costoso intervento. I Conlon si ritrovano là dove si erano lasciati tanti anni prima, sul ring. E si ritrovano da avversari. Vibrante dramma sportivo e familiare di Gavin O'Connor, intenso, teso, violento, emotivamente sofferto come i tre magnifici protagonisti interpretati da tre attori in stato di grazia. Nick Nolte è commovente, il perfetto ritratto di un uomo distrutto dai sensi di colpa, candidato all'Oscar come miglior attore non protagonista. Joel Edgerton è di incredibile carica umana, l'immagine di un uomo cocciuto e disperato che lotta come una tigre per la sua famiglia, ma anche per riscattare il suo passato. Tom Hardy è addirittura strabiliante, un uomo spezzato e fisicamente spaventoso nella sua carica brutale: una performance memorabile che avrebbe meritato maggiore attenzione ai premi. E' una storia semplice e drammatica sul tema della seconda occasione, per un film di attori che guarda (con deferenza) al "mito" di Rocky, omaggiandolo con estremo pudore. La seconda parte tutta fatta di combattimenti è avvincente e spettacolare, il finale non sfugge alla retorica, ma i momenti più riusciti sono le sequenze intime e sussurrate, in cui i tre protagonisti cercano, a turno, un difficile riavvicinamento. Impressionante il realismo truce delle sequenze corpo a corpo sul ring, non a caso i due attori protagonisti (Edgerton e Hardy) hanno riportato numerosi infortuni durante le riprese (strappi muscolari, lussazioni e fratture). E' un film tosto e potente che sa regalare emozioni forti, come possono essere solo quelle che derivano dai legami familiari.
 
Voto:
voto: 3,5/5

Nessun commento:

Posta un commento