venerdì 10 settembre 2021

L'onda (Die Welle, 2008) di Dennis Gansel

Rainer Wenger insegna educazione fisica in un liceo tedesco.  E' un uomo effervescente e informale, con idee anarchiche e una forte carica persuasiva sui ragazzi, insofferente della rigida routine imposta dalle regole scolastiche. Un giorno decide di fare un esperimento: per spiegare ai suoi allievi il concetto di dittatura li convince a seguirlo in una settimana di totale immersione in un piccolo "regime" autarchico simulato. Le regole del "gioco" sono semplici: i ragazzi dovranno rivolgersi a lui come "Herr Wenger", obbedire ciecamente ai suoi ordini, vestirsi e comportarsi tutti allo stesso modo e segnalare eventuali dissidenti che non si conformano alle norme. Mentre il professore, pur stimolato nella sua vanità, si rende perfettamente conto che si tratta di una finzione, i ragazzi iniziano a scoprire una confortante sensazione di sicurezza, unione e chiarezza di visione e si immedesimano a tal punto nel "gioco" da portarlo anche al di fuori della scuola, in maniere sempre più pericolose. Questo inquietante dramma sociale di Dennis Gansel è tratto dal romanzo "The Wave" di Todd Strasser, a sua volta ispirato ad un reale esperimento di simulazione del nazismo eseguito negli anni '60 in California dal professor William Ron Jones. Il film intende perseguire il medesimo scopo della sperimentazione di cui parla: dimostrare che i germi del totalitarismo, della violenza ideologica e dell'intolleranza settaria sono sempre presenti nell'animo umano e che, con le opportune condizioni e la giusta "guida", sarebbe possibile anche oggi istituire un regime dittatoriale. Per raggiungere il suo obiettivo e arrivare facilmente ai giovani, il regista utilizza il linguaggio della cultura pop ed un'estetica che ammicca al videoclip, parafrasando i più famosi film adolescenziali americani. Se dal punto di vista ideologico e pedagogico è un'opera-monito importante nella sua forte denuncia (che ovviamente va letta nel modo giusto e non al rovescio), per quanto attiene al discorso puramente cinematografico ne vanno riconosciuti i limiti espressivi, la frivolezza stilistica, il didascalismo pedante e l'epilogo di truce effettismo. Notevoli le interpretazioni di Jürgen Vogel, Frederick Lau e Jennifer Ulrich, mentre è di grande forza trascinante la colonna sonora rock dei Camouflage. Il film ha avuto uno straordinario successo al botteghino tedesco e sono stati in molti a interrogarsi sui possibili motivi. E non senza un velo di preoccupazione. 

La frase: "Pensate che una dittatura in Germania non sarebbe più possibile ?"

Voto:
voto: 3/5

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