martedì 21 settembre 2021

La donna perfetta (The Stepford Wives, 2004) di Frank Oz

Joanna Eberhard, manager televisiva di grande successo, perde lavoro e credibilità dopo un grave incidente accaduto durante un reality show da lei condotto. La donna entra in profonda crisi e il marito, Walter, la porta a vivere dalla caotica New York nella piccola e ridente Stepford, una cittadina del Connecticut in cui la vita appare tranquilla e tutti sembrano felici, sorridenti, realizzati e di bell'aspetto. Nonostante le apparenze idilliache Joanna avverte una strana sensazione di disagio e ben presto scopre che quel luogo "perfetto" nasconde qualcosa. Nuovo adattamento cinematografico del romanzo "La fabbrica delle mogli" di Ira Levin, già portato sul grande schermo da Bryan Forbes nel 1975 con un film omonimo e ottimamente riuscito, di cui questa dark comedy fantascientifica di Frank Oz costituisce un remake. Ma il risultato è quasi disastroso, con una pellicola dai toni farseschi e di faceta ironia, all'insegna di un grottesco sconclusionato che la fa sembrare una stramba parodia del film di Forbes. I primi grossi problemi sono nella sceneggiatura di Paul Rudnik, che si concede parecchie deviazioni e forzature rispetto al romanzo originale, nel tentativo maldestro di attualizzare la vicenda al mondo contemporaneo, focalizzandosi sulla critica ai mass media e sulla futilità dei miti moderni che, come un fuoco fatuo, brillano intensamente ma si consumano in fretta. Ma tutto si riduce ad un accumulo di situazioni strambe e grossolane, smarrendo totalmente la carica pungente, la forza satirica e la corrosiva critica sociale contenute nel film del '75. La costante oscillazione tra le atmosfere del thriller e quelle della commedia dozzinale, più insulsa che realmente cattiva, producono un negativo effetto straniante, sul filo del ridicolo involontario. Qualche lampo sporadico non basta a risollevare le sorti di un'opera confusa e incerta, pasticciona e pasticciata. Il cast di grandi attori (Nicole Kidman, Matthew Broderick, Bette Midler, Glenn Close, Christopher Walken) appare un puro spreco, al servizio di un progetto partito male e concluso peggio.

Voto:
voto: 2/5

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