Dal romanzo "La prova decisiva" di Lee Child. Un infallibile cecchino uccide cinque persone a Pittsburgh in modo apparentemente casuale. Viene arrestato un ex militare contro cui ci sono delle prove schiaccianti. Brutalmente picchiato durante l'interrogatorio, fa appena in tempo a dire di chiamare Jack Reacher. Le autorità brancolano nel buio perchè non si trovano riscontri su questo nome, fino a quando non si presenta spontaneamente un uomo, che dice di essere Reacher ed afferma che l'accusato non è il colpevole di quella strage. Thriller d'azione scritto e diretto da Christopher McQuarrie con ritmo agile e buona costruzione della suspense. Fino a quando la vicenda rimane ambigua e avvolta dall'alone di mistero, il film funziona egregiamente, mantenendo lo spettatore con il fiato sospeso. I pregi sono essenzialmente nella solida scrittura (McQuarrie nasce come ottimo sceneggiatore, poi datosi anche alla regia) e nelle interpretazioni di un cast eccellente, in cui il divo protagonista Tom Cruise viene messo spesso in ombra dagli attori di "spalla": Rosamund Pike, Robert Duvall e il grande regista Werner Herzog, qui molto a suo agio anche in ruolo di attore. Peccato però che nella seconda parte, a mano a mano che la matassa si sbroglia e l'intrigo si dipana, la pellicola diventi troppo didascalica e convenzionale, con soluzioni forzate e non molto convincenti, talvolta pervase da un'ironia straniante dal sapore artificioso. I maligni hanno sussurrato che i danni sono stati procurati dall'ego di Cruise, che avrebbe spesso invaso le altrui competenze manipolando e indirizzando parecchie scelte di regia, in nome del suo grande potere nei confronti degli Studios. Il film ha avuto anche uno scialbo sequel: Jack Reacher - Punto di non ritorno (Jack Reacher: Never Go Back, 2016) diretto da Edward Zwick e sempre con Tom Cruise assoluto protagonista.
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