martedì 28 settembre 2021

In Bruges - La coscienza dell'assassino (In Bruges, 2008) di Martin McDonagh

Due killer professionisti irlandesi, Ray e Ken, vengono spediti in "vacanza" forzata a Bruges dal loro boss, a causa di un "lavoro" finito male. Ray è giovane, ansioso e tormentato da sensi di colpa, Ken è maturo, eccentrico e curioso. Mentre il primo si chiude in un cupo isolamento, annoiato dalla città che trova insopportabile nei suoi ritmi compassati, il secondo si appassiona alle sue atmosfere fiamminghe, alla sua arte gotica e trascorre le giornate visitando chiese e musei con grande entusiasmo. L'incontro  con una ragazza misteriosa e la telefonata tanto attesa del boss spezzeranno la loro routine di turisti per caso, ma in un modo imprevisto. Frizzante commedia nera scritta e diretta dall'esordiente anglo-irlandese Martin McDonagh, è uno stravagante noir ironico giocato sui contrasti: tra i diversi generi che il regista riesce a mescolare con abilità e tra il tono austero di secolare quiete della splendida città belga (la "Venezia del Nord Europa", che più di uno scenario è un autentico "protagonista" aggiunto) e la coscienza straziata dei due personaggi principali, in particolare il tenebroso Ray interpretato da un ottimo Colin Farrell. E' un mordace film di amicizia virile, quasi del tutto privo di azione ma mai noioso, fondato sulle atmosfere malinconiche, sui dialoghi brillanti, sul sapiente lavoro di scrittura di tutti i personaggi che rende interessanti i comprimari quasi quanto i protagonisti, sulla tensione narrativa che nasce dai conflitti interiori, sul nonsense del male, sulla ricerca disperata di "qualcosa" che si trova ovunque e in nessun luogo, sul senso di morte opprimente che aleggia nascosto e, last but not least, sugli ammiccamenti citazionisti al polar francese (da cui viene ripreso pari pari il tema della solitudine esistenziale del killer). Forse a causa della sua scarsa convenzionalità, dei suoi tocchi stranianti e della violazione di molti stereotipi del genere crime commerciale (a cui quest'opera non appartiene), il film è passato generalmente in sordina, poco conosciuto e poco apprezzato dal pubblico, ma non è sfuggito all'attenzione di alcuni critici europei dal palato fino. Il solido cast è completato da Brendan Gleeson, Ralph Fiennes e Clémence Poésy. Una nomination agli Oscar per la migliore sceneggiatura originale di Martin McDonagh.
 
Voto:
voto: 3,5/5

Nessun commento:

Posta un commento