sabato 18 settembre 2021

Mr. Crocodile Dundee (Crocodile Dundee, 1986) di Peter Faiman

Sue Charlton, bella e intraprendente giornalista newyorkese, sbarca nelle selvagge savane australiane per scrivere un articolo su Mick Dundee (da tutti soprannominato Mr. Crocodile), un bizzarro cacciatore di coccodrilli del posto, divenuto una piccola celebrità locale dopo essere miracolosamente sopravvissuto all'attacco di un alligatore che lo ha ferito a una gamba. Attratta dalla personalità forte, selvaggia e senza filtri dell'uomo, la ragazza decide di portarlo con lei a New York. Per il pittoresco e rude Dundee non sarà facile abituarsi ad un altro tipo di "giungla", molto diversa dalla sua e ugualmente pericolosa, ma riuscirà a cavarsela brillantemente. Ovviamente alla sua maniera. Questo film di grande successo di Peter Faiman (nato da un'idea dell'attore protagonista, l'australiano Paul Hogan, che ha anche partecipato alla scrittura della sceneggiatura) è una commedia ridanciana in cadenze esotico avventurose, di grana grossa e di furba piacioneria, costruita su un'idea tanto semplice quanto efficace, che di solito funziona sempre. Prendi un personaggio rozzo ma sveglio, selvatico ma dal cervello fino e dalla parola tagliente, fondamentalmente puro perchè cresciuto in un ambiente primitivo ma incontaminato. Trapiantalo di forza nella grande metropoli civilizzata ma piena di corruzioni, tentazioni, ipocrisie, criminalità e bassezze morali, e il risultato comico (o tragico, dipende dal punto di vista) sarà garantito. L'apparente carica trasgressiva del film è in realtà una maniera ruffiana per tessere la retorica populistica del "si stava meglio quando si stava peggio", affiancargli la mitologia dello zotico ma buono e innaffiare il tutto con una forte dose di sentimentalismo mieloso dall'epilogo edificante. Alcune gag sono divertenti e il personaggio di  Mick "Crocodile" Dundee buca lo schermo, ma tutto è troppo farlocco e superficiale per colpire realmente nel segno e andare oltre la patina esteriore. Grande successo di pubblico in tutto il mondo (la pellicola risulta ancora oggi il maggior successo commerciale del cinema australiano) e improvvisa ribalta internazionale per l'attore comico Paul Hogan, nato a Sidney, già molto conosciuto nel suo paese ma praticamente anonimo al di fuori prima di questo film. Una nomination agli Oscar per la sceneggiatura e due seguiti quasi inevitabili, uno nel 1988 e l'altro (tardivo e ridicolo) nel 2001. La protagonista femminile, Linda Kozlowski, ha goduto anche lei di una certa temporanea notorietà grazie a queste pellicole, ha sposato Paul Hogan dopo l'incontro sul set e si è poi definitivamente ritirata dalle scene dopo il flop del terzo capitolo.
 
Voto:
voto: 2,5/5

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