sabato 19 giugno 2021

Caruso Pascoski di padre polacco (1988) di Francesco Nuti

Caruso Pascoski, giovane psicanalista fiorentino, dà di matto quando viene lasciato dalla bella moglie Giulia, che lui ama fin dall'infanzia, che lo pianta perchè innamorata di Edoardo Mariotti, un suo paziente di vecchia data caratterizzato da tendenze omosessuali latenti. Conscio della situazione, Caruso, dopo aver smaltito la fase di sbornie e di stramberie, cerca di riconquistare la moglie diventandone l'amante e puntando sul "segreto" di Edoardo di cui lui è a conoscenza. Bizzarra commedia nevrotico sentimentale di Francesco Nuti, scritta dal regista insieme a David Grieco e Giovanni Veronesi. E' la quarta regia del comico toscano e la prima dopo i buoni successi di pubblico dei due precedenti film con Ornella Muti: Tutta colpa del Paradiso (1985) e Stregati (1986). E' un film semiserio sulle difficoltà della vita di coppia  e sull'affascinante mistero dell'universo femminile, elemento portante (e ossessione) di tutti i lavori dell'autore. Ma come nei film precedenti l'egocentrismo velleitario del Nuti regista e del Nuti attore finisce per scompaginare la tenuta narrativa e l'equilibrio della pellicola, appesantendola di una seriosa vanità ideologica, declinata in tono bizzarro, che infastidisce fortemente e rende lo spettatore poco indulgente verso un'opera che pure ha i suoi riusciti momenti di ilarità e tenerezza. Il picco trash più basso è la sequenza di Nuti travestito da donna, nell'incongruo e patetico tentativo di solleticare sessualmente la psiche della ex moglie da riconquistare. Nel cast, che oltre a Francesco Nuti annovera attori come Clarissa Burt e Ricky Tognazzi, il più bravo è il figlio del grande Ugo nazionale, in un ruolo tutt'altro che agevole, perchè a forte rischio di macchietta o di over-acting. Per i fans di Nuti questo è uno dei suoi lavori migliori. De gustibus ... 
 
Voto:
voto: 2,5/5

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