lunedì 14 giugno 2021

I girasoli (1970) di Vittorio De Sica

Durante la seconda guerra mondiale, Antonio, per evitare di partire per il fronte africano, sposa la fidanzata Giovanna, vincendo la sua ritrosia per i vincoli sentimentali. Col passare dei mesi arriva anche l'amore vero e l'uomo si finge pazzo per non essere separato da lei, ma viene scoperto e mandato a combattere nella disastrosa campagna di Russia, in cui la maggioranza dei soldati non tornerà più a casa. Dopo la guerra viene dato come disperso e Giovanna parte per la Russia alla sua ricerca, sorretta da tenacia e spirito ardimentoso. Dopo lungo girovagare lo ritrova in Ucraina, ma Antonio, colpito da congelamento, ha perso la memoria e si rifatto una famiglia con la sua salvatrice. Disperata e affranta Giovanna torna in Italia, cercando di dimenticarlo. Dopo anni lui si pente e la situazione s'inverte. In tutti i sensi. Melodramma a sfondo storico diretto da Vittorio De Sica "su commissione": il film, prodotto e voluto fortemente da Carlo Ponti, è un grande romanzo sentimentale, qua e là melenso, altre volte troppo frammentato e illustrativo, concepito su misura per la diva Sophia Loren, e questo è il limite maggiore di un film più artificioso che sincero, il cui intento "commerciale" prevale sulla spontaneità d'ispirazione, per quanto il magnetismo innato dell'attrice risulti, come sempre, accattivante. Accanto a lei un intenso Marcello Mastroianni, in un ruolo difficile a cui il grande attore si dedica con la consueta adesione, dedizione e partecipazione emotiva. Se la seconda parte dell'opera è troppo svenevole e strappalacrime, bisogna parimenti riconoscere la grande capacità del regista di entrare in sintonia immediata con un progetto non suo, regalandogli cuore, anima, respiro e il suo naturale tocco di vibrante umanità. Tutti aspetti che sono evidenti nella prima parte del film, che è la migliore e ne giustifica ampiamente la visione. Altri punti di forza sono: la collaudata sintonia della coppia "inossidabile" Loren-Mastroianni (qui alla loro nona collaborazione artistica, alla fine saranno 14 in totale), la fotografia di Giuseppe Rotunno (che dà il meglio nelle splendide ambientazioni russe riprese in campo lungo), le musiche di Henry Mancini (candidate all'Oscar) e la struggente sequenza dell'incontro tra Giovanna e Masha (la compagna russa di Antonio, interpretata dalla brava Ljudmila Savel'eva, che dichiarò di sentirsi intimorita al cospetto dalla Loren). Nel film fa una breve comparsa anche un piccolissimo Carlo Ponti Jr., figlio di Sophia Loren e Carlo Ponti.

Voto:
voto: 3/5

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