domenica 6 giugno 2021

Ray (2004) di Taylor Hackford

Biografia romanzata di una leggenda musicale: Ray Charles, "The Genius", l'inventore della black-music americana. Nato in una piantagione di un remoto angolo rurale della Georgia, il piccolo Ray vede subito finire la sua innocenza a causa di due tragedie infantili che segneranno la sua vita per sempre: la morte accidentale del fratello per annegamento (a cui assiste e di cui si sente in colpa) e la malattia che gli fa perdere completamente la vista a 7 anni. Una madre energica e volitiva lo sostiene, lo incoraggia, lo esorta a lottare e alimenta la sua passione per la musica, regalandogli una tastiera. Tra la dipendenza dalle droghe e la voracità sessuale che ha reso le sue storie d'amore intense ma tormentate, la vita di Ray è dolorosa e sofferta, mentre la sua carriera di musicista è in inarrestabile ascesa, perchè il suo talento è immenso e crea un tipo di musica che non si era mai sentita prima: una miscela esplosiva tra gospel, country e jazz, che ha dato vita a brani memorabili. Questo biopic di Taylor Hackford non è un'agiografia perchè è equanime nel ritrarre le virtù e i vizi, le grandezze e le bassezze, i trionfi e le cadute del geniale artista e pioniere della soul music. I suoi limiti non nascono dunque dall'approccio, ma dalla mancanza di personalità e da un'idea di regia esile, didascalica, capace solo di mostrare la patina senza mai scendere in profondità (nonostante la lunghezza non banale della pellicola). E' un film innocuo, totalmente al servizio di un divo leggendario e dello straordinario attore che lo interpreta con incredibile mimetismo: Jamie Foxx, in un appariscente one-man-show inevitabilmente catalizzatore di premi. Ma per coloro che conoscono poco o male le opere di Ray Charles e fossero interessati ad una full immersion poco impegnativa, questo film potrebbe costituire un efficace riassunto o punto di partenza. Da segnalare pure, nel cast all-black, le notevoli performance di Kerry Washington, Regina King, Clifton Powell, Harry Lennix e Aunjanue Ellis. Ray Charles, che morì proprio qualche mese prima dell'uscita in sala della pellicola, aveva letto preventivamente la sceneggiatura in braille approvandola, e aveva anche "benedetto" Jamie Foxx come suo interprete dopo averne ascoltato dei provini al pianoforte ("He is the one", furono le sue parole). Due premi Oscar: quello (inevitabile) a Jamie Foxx come miglior attore e quello per il miglior sonoro.
 
Voto:
voto: 3/5

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