lunedì 28 giugno 2021

Il vigile (1960) di Luigi Zampa

Otello Celletti, disoccupato pedante e maldestro, riesce a farsi assumere come vigile urbano a botta di insistenze e raccomandazioni, grazie all'atto eroico del figlio che salva dai gorghi del fiume il figlio di un assessore comunale che stava annegando. Una volta indossata la divisa il nostro si sente improvvisamente "potente" e ne combina di tutti i colori, specialmente nei confronti del Sindaco del paese. Spassosa commedia leggera di Luigi Zampa, ispirata ad un reale fatto di cronaca (un vigile che multò il primo cittadino del suo paese per sorpasso vietato) e declinata in forma di bonaria farsa sociale sui malcostumi dell'Italietta, risultando però più spiritosa che irriverente, più incline alla macchietta ridanciana che al sarcasmo caustico. Il film ebbe un grande successo di pubblico grazie alla spigliata simpatia delle situazioni e alla bravura degli interpreti, tra cui spiccano il mattatore Alberto Sordi (all'apice della sua verve comica da strampalato istrione popolaresco) e il grande Vittorio De Sica, elegante e sornione, sempre capace di arrivare al cuore del pubblico sia da regista che da attore. Altre apparizioni eccellenti nel cast sono quelle di Sylva Koscina, Marisa Merlini ed il compianto Mario Riva. Il film finì sotto le grinfie puntigliose della censura d'epoca, che impose il taglio di due scene: una per offesa al pudore (l'amante del sindaco che parla al telefono mentre si trova sul letto in camicia da notte "succinta") e l'altra per allusioni anti-istituzionali (un dialogo in cui la moglie del vigile invita il figlio ad abituarsi alle ingiustizie sociali perchè sono all'ordine del giorno). Le due sequenze sono state poi reintegrate nella versione restaurata uscita nel 2004. La pellicola vale anche come ottimo affresco di costume dell'Italia provinciale e "maneggiona" del 1960.

Voto:
voto: 3/5

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