giovedì 17 giugno 2021

Romanzo popolare (1974) di Mario Monicelli

Giulio Basletti, operaio milanese cinquantenne, sposa la bella Vincenzina, giovane ragazza meridionale che lui ha battezzato 18 anni prima. I due mettono al mondo un figlio e lui, lavoratore onesto e un po' ciarliero, che si vanta di avere una mentalità aperta al passo con i tempi, riesce a garantire alla famiglia una decorosa vita da medio proletariato. Nel corso di uno sciopero Giulio conosce Giovanni, un poliziotto originario del Sud, fa amicizia con lui e inizia a frequentarlo. Tra Giovanni e Vincenzina, entrambi giovani, entrambi meridionali e quindi con molte affinità nel modo di pensare, scatta la fiamma della passione. I due diventano amanti e quando Giulio lo scopre, tutte le sue belle teorie di tolleranza e larghezza di vedute se ne vanno letteralmente in fumo. Briosa commedia dolce-amara di Monicelli, scritta dallo stesso regista insieme alla celebre coppia Age & Scarpelli. E' una deliziosa satira di costume che stinge nel melodramma sensuale, con toni farseschi impagabili, dialoghi pungenti, una perfetta ricostruzione d'ambiente, un'anima nazional-popolare ed una perfida ironia sui comportamenti dell'italiano medio, in cui teoria e pratica divergono inevitabilmente, sottintendendo che siamo tutti ottimi "professori" fino a quando l'argomento non ci tocca direttamente. I temi principali affrontati dal film sono il conformismo ipocrita del proletariato, l'emancipazione femminile contro il maschilismo atavico e la coesistenza tra settentrionali e meridionali, le cui differenze di mentalità, comportamento e concezione della vita danno spesso origine a situazioni grottesche, ideali (e non a caso saccheggiate) per il linguaggio della commedia all'italiana. Il film ebbe uno straordinario successo di pubblico, risultando uno dei maggiori incassi nazionali della stagione 1974-75. Nel cast segnaliamo il mattatore Ugo Tognazzi in forma smagliante, perfetta maschera dell'operaio delle periferie lombarde, una Ornella Muti di folgorante carica erotica (e anche particolarmente espressiva, anche se doppiata da Valeria Ruocco) e Michele Placido, nel ruolo dell'amante terzo incomodo. L'eloquio utilizzato nella pellicola dal personaggio di Tognazzi è uno strano intruglio tra politichese forbito maccheronico e dialetto milanese di bassa lega, in netto contrasto con l'idioma sempliciotto di Vincenzina, dalla pesante inflessione meridionale. Il cantautore Enzo Jannacci si occupò della colonna sonora e della supervisione linguistica dei dialoghi, in termini di accento, parlata e vocaboli utilizzati da Basletti-Tognazzi.
 
Voto:
voto: 3,5/5

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