sabato 12 giugno 2021

Così come sei (1978) di Alberto Lattuada

L'architetto romano Giulio Marengo, uomo maturo ancora piacente, durante un viaggio di lavoro a Firenze perde la testa per una giovanissima studentessa non ancora maggiorenne, Francesca, che dimostra subito di ricambiare l'interesse senza alcuna vergogna. Tra i due scoppia una passione erotica incontrollabile, che sembra far dimenticare all'uomo la sua famiglia romana. Ma un giorno, un amico di Giulio gli insinua nella mente il sospetto che Francesca possa essere sua figlia, perchè l'uomo fu amante di sua madre (adesso deceduta) fino a poco prima del suo concepimento e lei dichiara di non aver mai saputo chi fosse il suo vero padre. Combattuto dalla voglia di scoprire la verità, l'imbarazzo della situazione e il desiderio potente che prova per la giovane amante, Giulio entra in crisi. Melodramma erotico di Lattuada e "alla Lattuada", con il tocco lieve del regista che riesce a rendere una storia potenzialmente morbosa e disturbante in un brioso encomio della libertà sessuale, da vivere istintivamente e gioiosamente come atto di pura vitalità, mettendo al bando tabù, condizionamenti morali e costrizioni di natura religiosa. L'ombra peccaminosa dell'incesto, che è il cuore "nero" del film, viene presto inghiottita dalla radiosa sensualità acerba di una Nastassja Kinski, bellissima e quasi sempre nuda per oltre metà film, il cui potere di provocatrice è, effettivamente, disarmante. L'autore si focalizza maggiormente su temi quali il conflitto tra generazioni così distanti, che, pur amandosi, finiscono inevitabilmente per scontrarsi per le notevoli differenze di percezione delle cose e visione del mondo. Così alla giovane Francesca, ribelle e sfacciata, che vive quasi con la spavalderia di una sfida la relazione con un uomo che "potrebbe essere suo padre", si contrappone il malessere interiore di Giulio, in evidente crisi di mezza età, con bisogno impellente e un po' infantile di dimostrare (a sè stesso) di essere ancora intimamente vivace. Nella coppia di attori protagonisti, se la Kinski buca lo schermo per la sua fisicità prorompente e la sua malizia genuina, il nostro Marcello Mastroianni appare un po' impacciato, forse non esattamente a suo agio con una partner così giovane e con una storia d'amore così "torbida". Bellissime le suggestive musiche del Maestro Ennio Morricone.

Voto:
voto: 3/5

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