mercoledì 23 giugno 2021

L'ingorgo (1979) di Luigi Comencini

A Roma, sulla via Appia Nuova in prossimità del Grande Raccordo Anulare, uno spaventoso ingorgo blocca migliaia di automobilisti per 36 ore. Durante la snervante attesa le persone interagiscono tra loro e verrà fuori il peggio da ciascuno in un intreccio di storie di un miserabile campionario di umanità. Un ricco industriale arrogante sfoga il suo nervosismo maltrattando l'incolpevole segretario, una ragazza incinta litiga col padre che la vorrebbe far abortire contro la sua volontà, un famoso attore, riconosciuto e corteggiato da tutte le donne presenti, cerca di sedurre la moglie di un operaio che lo ha ospitato in una baracca, due sposi in viaggio per le nozze d'argento approfittano dell'occasione particolare per confessarsi il reciproco disprezzo a lungo celato, una giovane hippie viene violentata da tre balordi mentre degli spettatori (armati) fanno finta di niente per non avere grane, una ragazza tradisce il marito con un professore attempato e cialtrone. Intanto passano le ore, la tensione aumenta e l'ingorgo non si sblocca. Acre commedia corale sarcastica di Luigi Comencini, liberamente ispirata al racconto "L'autostrada del Sud" di Julio Cortázar, contenuto nella raccolta "Tutti i fuochi il fuoco". Sotto forma di cinica satira di costume, attraversata da lampi grotteschi, dileggio mordace, ironia al vetriolo e paradossale farsa socio-fantastica, il film si pone come un affresco apocalittico (e a suo modo tristemente definitivo) sulla meschinità della natura umana, che viene quasi sempre tenuta a freno dall'ipocrisia delle maschere sociali che indossiamo ogni giorno, salvo poi esplodere in tutta la sua cruda ferocia in situazioni estreme. L'ingorgo di dimensioni galattiche è, ovviamente, una metafora delle grandi tragedie storiche che colpiscono una collettività, esacerbando il peggio (e talvolta il meglio) delle persone coinvolte. Il ritratto antropologico mirabilmente tratteggiato dal grande autore è cupamente pessimista, ma declinato con gli strumenti tipici della commedia all'italiana di cui Comencini era maestro, mescolando abilmente comico, tragico e critica sociale. Non tutte le sottotrame sono sviluppate con medesima perizia e non tutti i personaggi sono felicemente riusciti, ma la tenuta complessiva dell'insieme è superiore a quella delle singole parti. Nel grande cast spiccano nomi illustri (alcuni anche in fugaci apparizioni) tra cui ricordiamo: Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Marcello Mastroianni, Stefania Sandrelli, Gianni Cavina, Miou-Miou, Fernando Rey, Annie Girardot, Ángela Molina, Gérard Depardieu, Ciccio Ingrassia. Esistono almeno due versioni del film: quella integrale di 121 minuti ed una censurata di 108 minuti, che è attualmente la più facilmente reperibile in dvd. La pellicola venne anche distribuita con titoli differenti nel corso degli anni, tra cui ricordiamo L'ingorgo - Una storia impossibile e Black out in autostrada.
 
Voto:
voto: 3,5/5

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