Straordinario capolavoro anti-miltarista, fu il primo film a dipingere
la guerra in modo "realistico" ovvero scevra dell'enfasi retorica,
eroica e mistificatrice, tipica del cinema hollywoodiano. Per questo
motivo è divenuto un manifesto del pacifismo ed ha dato vita ad un nuovo
filone di war movies poi seguito dai più grandi registi
(Kubrick, Coppola, Malick, ...). Unisce sapientemente l'ampio respiro
delle grandi battaglie, tradotto in immagini di grande spettacolarità
per i tempi, con la forza pungente della denuncia e l'intimismo
drammatico dei dialoghi tra i giovani protagonisti. E' un film di
illusioni spezzate e di speranze disattese: la guerra non è eroismo, nè
un alto dovere dell'uomo, è solo un orrore senza fine che abbrutisce e
mortifica la dignità umana. E' uno dei primi 5 war movies di
sempre, superato solo da "Apocalypse Now" ed "Orizzonti di gloria".
Vinse due oscar: film e regia. Ha avuto un mediocre ed inutile remake,
ad opera di Delbert Mann, nel 1979.
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