lunedì 16 dicembre 2013

All'ovest niente di nuovo (All Quiet on the Western Front, 1930) di Lewis Milestone

Straordinario capolavoro anti-miltarista, fu il primo film a dipingere la guerra in modo "realistico" ovvero scevra dell'enfasi retorica, eroica e mistificatrice, tipica del cinema hollywoodiano. Per questo motivo è divenuto un manifesto del pacifismo ed ha dato vita ad un nuovo filone di war movies poi seguito dai più grandi registi (Kubrick, Coppola, Malick, ...). Unisce sapientemente l'ampio respiro delle grandi battaglie, tradotto in immagini di grande spettacolarità per i tempi, con la forza pungente della denuncia e l'intimismo drammatico dei dialoghi tra i giovani protagonisti. E' un film di illusioni spezzate e di speranze disattese: la guerra non è eroismo, nè un alto dovere dell'uomo, è solo un orrore senza fine che abbrutisce e mortifica la dignità umana. E' uno dei primi 5 war movies di sempre, superato solo da "Apocalypse Now" ed "Orizzonti di gloria". Vinse due oscar: film e regia. Ha avuto un mediocre ed inutile remake, ad opera di Delbert Mann, nel 1979.

Voto:
voto: 5/5

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