lunedì 16 dicembre 2013

Il padrino parte II (The Godfather Part II, 1974) di Francis Ford Coppola

Due anni dopo il primo capitolo della saga mafiosa della famiglia Corleone, Francis Ford Coppola firma un altro capolavoro, caso unico nella storia del cinema di premio oscar vinto dall'originale e dal seguito. Il film porta avanti due linee narrative in parallelo: la vicenda di Michael, che scala le gerarchie del crimine a caro prezzo, e quella del suo giovane padre, Vito, dallo sbarco in America all'arrivo a Little Italy, fino all'ascesa nella malavita newyorkese. E', quindi, sia un sequel che un prequel, due film in uno. La pellicola è ancora più lunga, ambiziosa e grandiosa rispetto al primo capitolo e ciò che perde in compattezza, guadagna in molteplicità dei temi e dei livelli di lettura. Va detto, chiaramente, che il primo episodio resta, anche se di poco, superiore perchè più snello, conciso e praticamente perfetto sotto ogni punto di vista. Così come va detto che la parte in flashback della giovinezza di Vito (egregiamente interpretato da Robert De Niro) è ben superiore alla vicenda di Michael, un po' troppo ingarbugliata e pretenziosa. Ma i momenti di grande cinema si sprecano, in entrambe le parti, il cast è, come sempre, sontuoso e Coppola riesce ad elevare il tutto ad una sorta di tragica mitologia, in cui il romanticismo nostalgico del primo capitolo lascia definitivamente il posto alla sconfitta interiore che deriva dal peso del potere e dalla fine di un sogno, non solo americano. Il personaggio di Michael Corleone, nella sua ascesa/caduta e nella sua sofferta spietatezza, assume i contorni di un titanico tiranno, schiacciato dal peso del cruento mondo che deve sostenere, per amore della Famiglia. Questo film è il punto di non ritorno del gangster movie: da qui in poi si potrà solo fare peggio. Sei premi Oscar: film, regia, scenaggiatura, scenografie, De Niro e le splendide musiche del grande Nino Rota, affiancato da Carmine Coppola.

Voto:
voto: 5/5

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