lunedì 16 dicembre 2013

Collateral (Collateral, 2004) di Michael Mann

Appassionante thriller metropolitano firmato da Michael Mann, ricco d'azione e di tensione, che ci regala immagini tra le più belle e suggestive viste al cinema nel nuovo millennio. Ambientato tutto in una notte e con un accattivante uso della tecnica digitale, la pellicola erge a protagonista assoluta Los Angeles, la tentacolare metropoli californiana, mai così bella, così minacciosa e così evocativa. Gran parte dell'azione si svolge nel taxi di Max (Jamie Foxx), tassista modello che sogna di fare un'altra vita e che ha la sfortuna d'imbattersi in un cliente "particolare", l'enigmatico Vincent (Tom Cruise), che ne noleggia i servizi per l'intera notte ma che, in realtà, è uno spietato killer professionista che deve uccidere 5 persone e poi ripartire. Mann si conferma regista straordinario nell'uso delle immagini e nella capacità di combinare l'azione adrenalinica ad un sapiente approfondimento psicologico dei personaggi. In particolare il tassista di Jamie Foxx, ma anche l'affascinante procuratore di Jada Pinkett Smith (nonostante le poche scene in cui appare), lasciano il segno sul film. Molto interessante, e particolarmente riuscito, anche il sottostrato, metaforico, di crudo apologo sulla disperata solitudine nelle grandi metropoli super affollate (qui sono evidenti gli echi di "Taxi Driver") e sui ritmi incessanti e "disumani" della società moderna. I punti deboli del film sono nel finale rassicurante (e, francamente, poco credibile) e nella caratterizzazione iper realista del personaggio di Vincent, trasformato in una sorta di "Terminator" nella seconda parte del film. Il Tom Cruise brizzolato e luciferino convince a metà: bene nella prima parte, troppo eccessivo nella seconda. Ma, probabilmente, le "colpe" non sono tutte sue visto che il difetto maggiore è nel "manico" (la sceneggiatura). Resta comunque un validissimo esempio di action movie di grande qualità, sicuramente da non perdere.

Voto:
voto: 4/5

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