domenica 15 dicembre 2013

Dracula di Bram Stoker (Bram Stoker's Dracula, 1992) di Francis Ford Coppola

Jonathan Harker, giovane avvocato londinese, viene mandato in Transilvania per incontrare l'eccentrico conte Dracula, per concludere un importante affare immobiliare. Giunto nel suo inquietante maniero scopre, suo malgrado, che il conte è un vampiro, un'immonda creatura infernale che non può morire, esce solo di notte, si nutre di sangue umano ed è dotata di diabolici poteri come quello di tramutarsi in animali notturni. Tenuto prigioniero nel castello dalle voraci "spose" del conte, Harker è in pena per la sua giovane fidanzata, Mina, che ha una straordinaria somiglianza con Elisabeta, il grande amore giovanile di Dracula, morta suicida 400 anni prima. Infatti, di lì a poco, il vampiro parte per Londra, a bordo di una nave, sulle tracce di Mina. Melodramma horror fiammeggiante ed "infedele" (all'ispiratore), malgrado il titolo. Appartiene a quel filone produttivo del grande Maestro italo-americano che può ben definirsi ridondante e manierista. Opera eccessiva e diseguale, cocktail non sempre riuscito di stili e di invenzioni, riduce il mito del vampiro ad una ricerca ossessiva del perduto Amore attraverso il Tempo. Tanti difetti ma che respiro potente! che forza espressiva! che genialità visionaria! La ricostruzione ambientale e la fotografia "pittorica" sono il punto di forza. Insomma è puro Coppola: da vedere e rivedere, nonostante i limiti. La Ryder sovrasta tutti ed il suo sguardo intenso buca schermo, cuori e Tempo: l'Amore non muore mai!

Voto:
voto: 4/5

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