lunedì 16 dicembre 2013

Non aprite quella porta (The Texas Chainsaw Massacre, 1974) di Tobe Hooper

Vagamente ispirato ai misfatti del serial killer Ed Gein, racconta la storia di una terribile famiglia di assassini cannibali, che vive in un angolo remoto del Texas e fa le sue vittime tra i viaggiatori occasionali che hanno la sfortuna di capitare in quei luoghi. E’ il migliore esponente di quell’horror brutale, feroce e selvaggio che, probabilmente, “nacque” proprio con questo film low budget di Tobe Hooper, in breve assurto al ruolo di cult movie. Nella sua cinica e spietata logica del massacro ha la forza sovversiva di un maglio, ma non manca di caustica ironia nei confronti delle “tranquillizzanti” istituzioni americane: famiglia, provincia e Sogno. Vanta un’infinità di seguiti, remake ed imitazioni ed ha consegnato ai posteri l’icona horror di Leatherface: gigantesco cannibale ritardato e deforme, armato di sega elettrica, che indossa maschere fatte con la pelle delle sue vittime. Film truce, sporco e persino trash in alcuni momenti, ma il suo valore “storico” per il genere è fuori discussione.

Voto:
voto: 3,5/5

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